C’era anche un progetto faentino tra quelli presentati al Festival dell’architettura Rigenera, iniziativa che si svolge a Reggio Emilia fino al 18 ottobre. Nel corso dell’appuntamento di martedì 15 settembre, la rassegna ha ospitato il progetto di recupero del Complesso Ex Salesiani di Faenza, presentato come caso di eccellenza della provincia di Ravenna.
Il Festival dell’architettura, progetto dell’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, promosso dalla Direzione Generale Creatività contemporanea del MiBACT, è un’iniziativa di rilievo internazionale dedicata alle trasformazioni architettoniche, urbane, sociali, per comprendere come l’architettura possa coniugare crescita, sostenibilità, socialità e memoria. Il convegno inaugurale del Festival prevede, tra i vari interventi, la presentazione del caso più significativo di rigenerazione urbana per ogni provincia dell’Emilia-Romagna.
Per il Ravennate, l’architetto Luca Frontali, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ravenna, ha scelto come esempio emblematico di rigenerazione urbana l’esperienza dell’ex Istituto dei Salesiani, ritenuto degno di nota per la riattivazione di una parte importante di città in tempi molto contenuti se si considera l’estensione ragguardevole del complesso.
“Il progetto che ha portato al recupero dell’ex Salesiani è stato un bellissimo esempio di lavoro di squadra – dichiara il Presidente di Faventia Sales Andrea Fabbri -. Gli interventi nel Complesso hanno coinvolto numerose aziende, tutte del territorio emiliano romagnolo, che hanno ridato vita a ogni singola parte dei nostri spazi. È stata una bella sfida che abbiamo dimostrato di saper vincere per tornare a ospitare in questo luogo la comunità faentina”.
La presentazione, svolta presso il Tecnopolo di Reggio Emilia, ha visto il coinvolgimento anche dell’architetto Ilaria Fabbri, progettista di alcuni interventi di restauro interni al Complesso, impegnata sia a livello professionale che di ricerca presso l’Università di Ferrara in processi sperimentali di riattivazione urbana a basso costo.
“Tra progettisti, tecnici e committenza – spiega l’architetto Ilaria Fabbri, PhDc IDAUP – è stato un costante lavoro di squadra, animato dalla visione della società Faventia Sales, che ha saputo scommettere con concretezza sulle potenzialità degli spazi. Un percorso avvenuto per stralci, spesso con budget limitato, che trasforma una zona abbandonata in un luogo di grande energia”.