A seguito dell’iniziativa congiunta contro la chiusura delle scuole di musica sviluppatasi una decina di giorni fa – che si è concretizzata in una lettera al presidente Bonaccini firmata da diverse scuole del territorio regionale – una rete di circa 80 scuole di musica riconosciute dalla Regione ha dato vita al gruppo “Scuole di musica unite”.
Fra i promotori di questa rete c’è anche il Centro Mousikè di Ravenna, la cooperativa di via Lago di Como nata poco più di un anno fa che organizza corsi di musica e musicoterapia.
“L’importanza di questa nuova rete risiede nella possibilità di collaborare e far fronte insieme alla situazione di emergenza, supportarsi, progettare iniziative e sviluppare al meglio le nostre attività per il futuro – dichiarano Giovanni Sandrini, presidente, e Valentina Cortesi, vicepresidente di Mousikè -. Il nostro obiettivo è di essere collaborativi con la Regione, cercando un dialogo per far conoscere da vicino le nostre caratteristiche e le problematiche che spesso non sono neppure ben note e, di conseguenza, non trovano un’adeguata regolamentazione giuridica. I problemi spesso sono comuni: agire con una rete di scuole cosi ampia permette di potere avanzare richieste chiare ed avere risposte univoche a cui attenerci”.
Intanto, nonostante al Centro Mousikè non sia consentito di lavorare in presenza, le attività proseguono online, per non abbandonare del tutto gli allievi e dare a tutti un segnale importante di vicinanza.
“Mentre per le materie teoriche l’attività online può essere efficace – chiudono Sandrini e Cortesi – purtroppo per le lezioni di canto e di strumento la gestione è molto complessa e di poca resa, limitando moltissimo le possibilità espressive, di apprendimento e di integrazione sociale che la musica e la didattica musicale potrebbero offrire”.