Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati del primo semestre 2019, che confermano il trend positivo della multiutility, con valori in crescita in tutte le aree di business: gas, ciclo idrico, ambiente, energia elettrica.
“Ottimo il contributo della crescita organica, sia nelle attività liberalizzate – che hanno beneficiato dell’aumento dei clienti energy a 2,6 milioni di unità e dell’ulteriore estensione delle attività di trattamento rifiuti – sia nelle attività regolate, soprattutto nel settore idrico. I primi sei mesi hanno visto l’integrazione a marzo della società ATR nella distribuzione gas e delle attività di vendita di energia di CMV Energia e Impianti, entrambe operanti nel ferrarese, e l’acquisizione a maggio di Cosea Ambiente, con l’assegnazione a partire dal secondo semestre 2019 della concessione della discarica di Cosea Consorzio, nell’Appennino tosco-emiliano. Nella seconda parte dell’anno sono attesi gli effetti delle ulteriori attività di M&A e delle sempre maggiori capacità di trattamento rifiuti, grazie ai nuovi impianti di trattamento rifiuti di Pistoia Ambiente in Toscana e di Cordenons in Friuli-Venezia Giulia. Inoltre, stanno proseguendo le attività di formalizzazione definitiva degli accordi con Ascopiave, di cui al Term Sheet vincolante sottoscritto il 17 giugno scorso, nel rispetto delle tempistiche definite.
In generale, i risultati semestrali confermano la strategia vincente del Gruppo, basata su un modello di business che bilancia attività regolamentate e a libera concorrenza, e unisce la crescita organica con l’attenzione alle opportunità di sviluppo per linee esterne sul mercato.
Ricavi in crescita a quasi 3,4 miliardi di euro
Nel primo semestre 2019, i ricavi sono stati pari a 3.371,6 milioni di euro, in crescita per 404,9 milioni (+13,6%), rispetto ai 2.966,7 milioni dell’analogo periodo del 2018. A questo risultato hanno contribuito in particolare la crescita dei ricavi delle attività di trading, i maggiori ricavi e i maggiori volumi relativi alla vendita di gas ed energia elettrica. La parte restante della crescita è stata determinata dai maggiori ricavi nella produzione di energia elettrica e nel trattamento rifiuti.
Margine operativo lordo (MOL) in aumento a 545,9 milioni di euro
Il margine operativo lordo si attesta a 545,9 milioni di euro, in aumento di 22,3 milioni (+4,3%) rispetto ai 523,6 milioni al 30 giugno 2018. Un risultato particolarmente apprezzabile considerando la minore marginalità per 22 milioni di euro dei mercati di ultima istanza. La crescita è da attribuire alle buone performance di tutte le attività del Gruppo, in particolare ciclo idrico e gas. Risultati positivi anche per le aree energia elettrica, ambiente e altri servizi, tra cui l’illuminazione pubblica.
Risultato operativo e utile ante-imposte in crescita
L’utile operativo sale a 288,9 milioni di euro, in crescita di 15,3 milioni (+5,6%) rispetto ai 273,6 milioni dell’analogo periodo del 2018. La gestione finanziaria è pari a 44,9 milioni di euro, per effetto di minori proventi straordinari, dei minori utili da società collegate e joint venture, nonché dell’applicazione del principio contabile internazionale IFRS16 sui leasing operativi. L’utile prima delle imposte cresce di 9,6 milioni (+4,1%), passando dai 234,4 milioni di euro del primo semestre 2018 ai 244,0 milioni di euro al 30 giugno 2019.
Risultato netto sale a 173,9 milioni di euro (+7,1%)
Il risultato netto al 30 giugno 2019 sale a 173,9 milioni, con una crescita di 11,5 milioni (+7,1%) rispetto ai 162,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, senza gli effetti straordinari derivanti dalla cessione di Medea a Italgas, avvenuta nell’aprile 2018. Risultato reso possibile anche da un ulteriore miglioramento del tax rate, che passa dal 30,1% al 28,7%, grazie al continuo impegno da parte del Gruppo nel sostenere gli investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale in chiave Utility 4.0 che beneficiano di super e iper ammortamenti, cui si sommano ulteriori agevolazioni e crediti d’imposta. L’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo è pari a 166,2 milioni di euro, con un aumento di 8,1 milioni (+5,1%) rispetto ai 158,1 milioni del primo semestre 2018.
Quasi 215 milioni di investimenti e posizione finanziaria stabile
Nei primi sei mesi del 2019 gli investimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 214,6 milioni di euro, in crescita di 30,8 milioni (+16,8%) rispetto ai 183,8 milioni di giugno 2018. Gli investimenti operativi sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
La solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo è confermata dal rapporto PFN/MOL, che nel primo semestre 2019 si attesta a 2,55x, in miglioramento sia rispetto al 2,62x al 30 giugno 2018 sia rispetto al 2,74x dell’analogo periodo 2017, e dagli indici di redditività ROE e ROI, pari rispettivamente a 10,2% a 9,5%.
La posizione finanziaria netta si conferma stabile grazie a una generazione di cassa che ha integralmente finanziato gli investimenti e il pagamento dei dividendi annuali. La PFN chiude a 2.685,2 milioni al 30 giugno 2019, in crescita di 100 milioni rispetto ai 2.585,6 milioni del 31 dicembre 2018, esclusivamente a seguito dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS16 ai contratti di leasing.
Operazioni rilevanti nell’area ambiente: gli impianti di Cordenons e Serravalle Pistoiese
L’area ambiente è stata interessata di recente da importanti avvenimenti, che produrranno effetti nella seconda parte dell’anno. Il Gruppo Hera, leader nazionale nel settore ambiente con oltre 6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati ogni anno, grazie a investimenti per oltre 60 milioni di euro ha infatti ampliato ulteriormente il proprio parco impiantistico, che già conta una novantina di strutture in tutta Italia. In particolare, il 29 giugno scorso è stato inaugurato a Cordenons (PN) un nuovo impianto per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, mentre il 17 luglio è stata acquisita Pistoia Ambiente, che gestisce la discarica di Serravalle Pistoiese (PT) e l’annesso impianto di trattamento rifiuti liquidi, entrambi collocati in una posizione strategica, che consentono di rafforzare ancor più la filiera del trattamento dei rifiuti industriali e dei servizi ambientali alle imprese. Queste operazioni, unite all’entrata a regime del nuovo impianto per la produzione di biometano a Sant’Agata Bolognese, per la cui realizzazione sono stati investiti 37 milioni di euro, rappresentano una risposta concreta alla carenza impiantistica complessiva del Paese, determinando in molti casi l’esportazione di rifiuti verso l’estero, con conseguenti aggravi di costi soprattutto per le imprese. Inoltre, hanno consentito alla multiutility di dotarsi di una capacità aggiuntiva nel trattamento rifiuti (pari a ulteriori 2,4 milioni di tonnellate, considerando anche l’ampliamento della discarica di Ravenna), che le consentirà di proseguire i propri programmi di espansione pluriennali nei mercati caratterizzati da domanda e prezzi crescenti”.