Cgil e Uil hanno proclamato una settimana di mobilitazioni regionali contro le scelte del Governo. In Emilia Romagna la giornata di lotta è fissata per venerdì 16 dicembre; in provincia di Ravenna sono previste, dalle 10 alle 12, assemblee pubbliche in piazza XX Settembre a Ravenna, in Largo della Repubblica a Lugo, in piazza Gramsci ad Alfonsine, in piazza della Libertà a Faenza, in viale Roma a Cervia e in piazza della Libertà a Bagnacavallo. Sono inoltre programmati volantinaggi in numerose altre località a cura di Spi Cgil e Uil Pensionati.
All’origine dello sciopero, che sarà di 8 ore o per l’intero turno di lavoro, ci sono la legge di bilancio in via di approvazione e i provvedimenti messi in campo dal Governo che non rispondono alle richieste dei sindacati. “La manovra contiene scelte sbagliate – dicono Cgil e Uil – per le lavoratrici e i lavoratori, per i pensionati e le pensionate, per i giovani, perché penalizza chi è più in difficoltà, non dà risposte sufficienti sul piano salariale e delle pensioni, precarizza il lavoro. Siamo contro una legge di bilancio socialmente iniqua, che penalizza lavoratori e pensionati e alimenta il lavoro povero e precario, premia gli evasori e costruisce un fisco ingiusto”.
Cgil e Uil sono contrari alle misure del Governo che prevedono: un condono fiscale; l’aumento del contante; l’abolizione del reddito di cittadinanza; la diffusione dei voucher; l’opzione donna peggiorata; il blocco della rivalutazione delle pensioni.
Cgil e Uil chiedono invece: lotta all’evasione fiscale; investimenti su sanità, scuola e ricerca; taglio del cuneo fiscale; detassazione delle tredicesime e degli accordi di secondo livello, potenziamento della tassa sugli extraprofitti; pensioni certe per le nuove generazioni.
“Il 16 dicembre saremo nelle piazze delle nostre città per spiegare quanto le scelte di questa manovra peggiorino le condizioni dei cittadini – spiegano Marinella Melandri e Carlo Sama, rispettivamente segretaria generale della Cgil di Ravenna e segretario generale della Uil di Ravenna – sia in termini di equità e di reddito, sia in termini di riduzione dei servizi, da quelli erogati dai Comuni a quelli sanitari e sociali, all’istruzione. Se l’esecutivo non ritornerà sui suoi passi, la mobilitazione è destinata a proseguire anche perché la legge di bilancio, per quanto riguarda il caro energia, traguarda soltanto i prossimi 3 mesi. Siamo contro scelte inique, che colpiscono pesantemente il lavoro dipendente e le pensioni, sottraggono risorse alla rivalutazione delle pensioni, estendono fino a 85.000 euro la tassa piatta per i lavoratori autonomi. Il 16 dicembre saremo in diverse piazze della provincia con assemblee pubbliche: abbiamo scelto di dialogare con le persone nei loro luoghi di vita e di lavoro, perché è importante creare una consapevolezza diffusa di quanto siano iniqui questi provvedimenti e quanto invece servano equità, giustizia sociale e sostegno a chi è in difficoltà”. Alle 12 i segretari generali di Cgil e Uil saranno ricevuti dal Prefetto per illustrare dettagliatamente le ragioni dello sciopero.