Giovedì 14 novembre si terrà il terzo e ultimo incontro alla scoperta di storie di ceramica provenienti da alcune città italiane che fanno parte della rete di AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica.
Il progetto, promosso e organizzato da AiCC e Ente Ceramica Faenza, nasce dall’idea di divulgare ai cittadini e ai ceramisti faentini la conoscenza delle realtà ceramiche, storiche e contemporanee, delle città italiane di tradizione ceramica, che insieme a Faenza fanno parte della rete di AiCC. L’idea rientra nel più ampio percorso di AiCC di divulgazione e valorizzazione della produzione ceramica italiana, portato avanti, ad esempio, tramite la recente pubblicazione della guida Le Città della Ceramica, realizzata insieme al Touring Club Italiano nell’ambito del progetto Mater Ceramica.
Nel percorso come Presidente di AiCC, Massimo Isola ha conosciuto ceramisti italiani, storiche botteghe e artisti contemporanei che lavorano in queste città, ma non solo: sono diversi i libri e le pubblicazioni che recentemente sono stati realizzati e che raccontano storie di ceramica e di ceramisti. Ente Ceramica Faenza e AiCC hanno così deciso di realizzare un ciclo di incontri per presentare a Faenza tre di questi libri, vere e proprie narrazioni sulla ceramica di Cava de’ Tirreni (Salerno), Castelli (Teramo) e Cutrofiano (Lecce), insieme agli autori e a ceramisti e rappresentanti delle tre città invitate.
Un modo originale e insolito per conoscere queste tre città della ceramica, utilizzando le storie raccontate dagli autori come spunto per parlare delle più importanti esperienze storiche della città e come gancio per parlare anche della produzione ceramica contemporanea.
Introduce gli incontri Massimo Isola, Vice Sindaco di Faenza e Presidente AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica e Ente Ceramica Faenza.
14 novembre 2019
ore 18.30
Museo Carlo Zauli, Via della Croce 6 – Faenza
Focus su: Cutrofiano (Lecce)
L’arte di lavorar la creta. Cinque secoli della famiglia Colì nella storia della ceramica
di Enzo Ligori (2017)
Intervengono: Enzo Ligori (autore), Oriele Rosario Rolli (Sindaco di Cutrofiano), Antonio Colì (titolare Fratelli Colì S.r.l. e Presidente Nazionale di Confartigianato Artistico e Ceramica), Giuseppe Colì (Campione del mondo del Mondial Tornianti)
Un paese al centro della penisola salentina, in un territorio un tempo paludoso e tuttora ricco di creta: Cutrofiano, che “fu di lingua e rito greco fino al 1600 e che porta nel nome quella kuthra (vaso di ceramica) che ne giustifica l’esistenza e la funzione”. Una famiglia che da almeno cinque secoli è a Cutrofiano e con le mani immerse in quella creta che gira sul tornio per formare tutto ciò che la duttile materia plastica consente. Una famiglia che, con le altre, ha portato la sua bottega negli spazi che la storia urbanistica del piccolo centro salentino ha destinato all’arte di lavorar la creta, dal Casale fuori le mura fino all’area di sviluppo industriale, da dove le ceramiche dei Fratelli Colì partono per il mercato nazionale e mondiale in cui hanno conquistato una posizione leader. Il libro di Enzo Ligori in poche pagine intreccia e fonde la storia di Cutrofiano con la storia di una famiglia di ceramisti, e restituisce a Cutrofiano, ai suoi cittadini, alle imprese artigiane della ceramica il senso di appartenenza comune in queste radici: una vasta palude, una estesa foresta, tanta argilla sotto i piedi e tante abili mani sul tornio.