“Nella nostra provincia – precisa Barbara Monti, Presidente di Slow Food Ravenna Aps – l’istituto comprensivo San Pier Damiano è l’unico, con ben due plessi, ad aver aderito quest’anno al progetto Orti Slow Food a scuola. Alla primaria R. Ricci, che da ben quindici anni porta avanti con grande impegno ed orgoglio il suo orto, si è aggiunta, infatti, la secondaria di primo grado Damiano, con l’ambizioso progetto di creare un orto nei cassoni, essendo un plesso privo di giardino e situato in centro città. Complessivamente saranno 700 i ragazzi coinvolti. L’orto è l’opportunità di vivere concretamente la biodiversità e, soprattutto, relazioni improntate al rispetto della natura e delle persone”.
Il progetto Orti Slow Food a scuola si basa sull’iscrizione da parte degli istituti comprensivi alla rete nazionale, impegnandosi a creare un orto e a pagare una quota di adesione. La piattaforma fornisce consulenza, materiale didattico e formazione.
“Attraverso l’orto – aggiunge la dirigente scolastica Maria Guiati – i bambini hanno l’opportunità di coltivare le verdure seguendo la varietà e la stagionalità dei prodotti. Tutto ciò al fine di sensibilizzare loro e le famiglie al valore del cibo come elemento fondamentale per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Quest’anno all’interno del progetto verrà affrontata la tematica dello spreco alimentare. Rilevante è la presenza dei nonni e delle nonne – circa 20 – che, oltre all’aiuto concreto, sono custodi di saggezza ed esperienza. I nonni, in alcuni momenti dell’anno, saranno affiancati da professori e studenti dell’Istituto Agrario Statale “Luigi Perdisa” di Ravenna”.
Lo spreco: nel plesso R. Ricci gli alunni, attraverso un gioco di squadra, si impegneranno durante la mensa, in giornate prestabilite, a produrre il minor numero possibile di rifiuti. La squadra vincitrice sarà nominata la “classe meno sprecona”, ovvero quella che ha prodotto meno scarto di cibo. Altro momento di sensibilizzazione sulla tematica dell’alimentazione è la giornata della “merenda sana”. Ogni lunedì, i bambini porteranno a scuola una merenda sana non confezionata, magari realizzata la domenica a casa insieme in famiglia. A fine anno scolastico verrà premiata la classe più virtuosa.
“Gli obiettivi di apprendimento – aggiunge Angela Rosa, insegnante referente – sono diversi e ricchi di spunti: far conoscere i ritmi biologici delle piante dalla semina alla raccolta, le tradizioni agricole della zona, i prodotti del territorio e le connessioni del clima. Ma anche il ciclo vitale completo della pianta da seme a seme, la conoscenza delle semenze e delle varietà orticole da piantare a seconda della stagione. E poi comprendere l’importanza dell’acqua, che non va sprecata, per la crescita e lo sviluppo della pianta e per la vita dell’uomo. Tutto questo all’interno di un percorso di educazione civica che vuole mettere in luce l’importanza del bene collettivo”.
“Durante l’anno – ci spiega poi l’insegnante Eleonora Riposati – si svolgeranno numerosi laboratori creativi. Saranno i bambini a preparare i cartellini, le etichette e i sacchetti per la distribuzione dei prodotti. Inoltre, mentre l’orto riposa, con l’aiuto delle nonne ortolane verranno realizzate graziose sportine in tessuto ricavate da materiali di recupero del mondo contadino e impreziosite da stampe naturali”.
Il 10 novembre a scuola sarà una giornata speciale, tutta dedicata all’orto prima del riposo invernale – secondo la tradizione l’11 novembre, Festa di San Martino, i contadini mettono a dimora le sementi. Nei due plessi, oltre alla semina, si svolgeranno laboratori creativi sullo spreco.
La sera del 10 novembre i bambini a letto. Insegnanti, genitori e nonni ortolani festeggeranno con una cena dell’Orto, ore 20 al Ristorante il Molinetto che, da questo mese, è diventato Locale Amico di Slow Food Ravenna Aps. Chiunque poi fosse interessato a partecipare per conoscere l’esperienza dell’orto può prenotare telefonando al numero 335 8280514.