Quelli di JA sono i programmi di educazione imprenditoriale più diffusi nelle scuole superiori: sotto la supervisione della Commissione Europea e del Ministero della Pubblica istruzione, nell’anno scolastico 2020/2021, hanno coinvolto 115 mila studenti italiani e oltre 400.000 in tutta Europa.
La classe coinvolta costituirà uno o più team imprenditoriali curandone la gestione, dal concept di un’idea alla realizzazione del modello di business, fino al prototipo del prodotto/servizio ideato e sviluppato dai ragazzi. Questo processo, ricco di contenuti e strumenti consolidati, offrirà un’esperienza professionalizzante e per la sua praticità e vicinanza alla realtà, agevolerà lo sviluppo di un set di competenze tecniche e trasversali, fondamentali per tutti i giovani, indipendentemente dai loro interessi lavorativi futuri. La metodologia di apprendimento, che seguirà logiche esperienziali di learning-by-doing, appassionerà e coinvolgerà attivamente tutti i partecipanti.
Grazie al coordinamento di ART-ER e alla collaborazione di Fondazione Flaminia, la classe svolgerà il proprio percorso, che si svolgerà dal 27 al 30 marzo prossimi in 4 moduli della durata di circa 30 ore complessive, presso il Tecnopolo di Ravenna. A partire dal prossimo mese di aprile, tutte le classi che in regione, grazie alle Camere di commercio, hanno partecipato al progetto, si “sfideranno” in una competizione nella quale, di fronte ad una giuria di esperti, illustreranno la loro idea e cercheranno di valorizzare il lavoro fatto in team. Le competizioni sono parte integrante del processo di apprendimento e, benché facoltative, completano il percorso consentendo agli studenti di “agire” concretamente il ruolo professionale ricoperto durante tutta la durata del programma e sperimentare il gradimento del pubblico verso la propria idea imprenditoriale. Un elemento di elevato valore formativo è dato, inoltre, dal confronto con le giurie: professionisti d’azienda, imprenditori e docenti universitari qualificati interagiranno con gli studenti, valuteranno il lavoro svolto e gli apprendimenti messi in campo e offriranno importanti feedback e azioni di rinforzo positivo.
“Si tratta – ha evidenziato Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna – di una importante opportunità per i ragazzi coinvolti – coerente con la scelta che l’Ente camerale ha fatto già da qualche anno, quella di investire sull’educazione imprenditoriale promuovendo partnership e progetti che abbiano come obiettivo quello di sviluppare nei ragazzi, attraverso il fare impresa, quel set di competenze imprenditoriali (lavoro di gruppo; risoluzione di problemi; pianificazione; comunicazione in pubblico; etc.) e di cittadinanza attiva, utili per la comprensione di problematiche sociali e ambientali, fondamentali, anche indipendentemente dai loro interessi lavorativi futuri. Inoltre, questo progetto svolgendo il percorso fuori dalla scuola, consente ai ragazzi e ai docenti di creare nuove relazioni con quelle realtà che a livello locale sono attive sul piano dell’innovazione e della ricerca, come il Tecnopolo”.
“Per affrontare le sfide sociali future, abbracciare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e contribuire a una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente, all’occupazione, alla competitività e al benessere delle persone – ha dichiarato Miriam Cresta, CEO di Junior Achievement – è necessario impiegare la forza dell’ecosistema regionale per creare innovazione sociale. È per rispondere a questa sfida che è nato il percorso Idee in Azione One Week, un programma didattico esperienziale, concentrato in una settimana, che ha permesso a circa 130 studenti di elaborare un progetto di impresa in un ambiente creato appositamente da un network composto da Unioncamere e le Camere di Commercio di Ravenna, Ferrara e Modena e ART ER. I partner hanno contribuito a rafforzare le capacità di innovazione dei giovani e delle giovani coinvolte offrendo loro, la possibilità di entrare in contatto con realtà innovative presenti sul territorio che sono certa sosteranno una nuova generazione imprenditiva”.