ICOP S.p.A., società di ingegneria del sottosuolo e tra i principali operatori europei in ambito fondazioni speciali e microtunneling, comunica di aver completato i lavori infrastrutturali per la realizzazione, per i committenti SNAM e Saipem, del rigassificatore di Ravenna.
L’intervento ultimato da ICOP, per un valore complessivo di circa 15,5 milioni di euro, ha previsto la realizzazione di un microtunnel lungo 1.300 metri capace di trasportare fino al 100% di idrogeno e finalizzato al collegamento dell’unità di rigassificazione di SNAM con il porto di Ravenna, uno dei principali distretti italiani specializzati nel settore energetico.
Il microtunnel è una delle tecnologietrenchless in cui il gruppo friulano è leader di mercato in Italia, e permette di realizzare attraversamenti sotterranei senza la necessità di realizzare alcuno scavo in trincea, minimizzando l’uso di suolo e l’impatto paesaggistico e ambientale dell’intervento. Si tratta quindi di una tecnologia particolarmente idonea per la realizzazione di interventi in ambito urbano, l’esecuzione di attraversamenti fluviali, ferroviari e stradali, oltre che per la posa di condotte in siti ad elevato interesse naturalistico e archeologico.
Un progetto di natura sistemica, che vede in Ravenna una soluzione ottimale ed efficiente per garantire al Paese uno strumento in più per far fronte alla situazione di emergenza di approvvigionamento di gas generata dal conflitto russo-ucraino e raggiungere la sicurezza ed indipendenza energetica. L’operatività del nuovo rigassificatore di Ravenna e del nuovo rigassificatore di Piombino, altro progetto che ha visto il coinvolgimento di ICOP, garantiranno circa 10 miliardi di metri cubi di gas, andando a coprire circa un terzo del fabbisogno annuo dell’Italia.
“Siamo soddisfatti di aver concluso i lavori in anticipo rispetto ai tempi previsti e orgogliosi di rafforzare la collaborazione con partner di rilievo come SNAM e Saipem”le parole di Piero Petrucco, Amministratore Delegato di ICOP.“Abbiamo sviluppato un importante know-how nella tecnologia del microtunneling, portando questa tecnologia in Italia nel 1991, perfezionandola al meglio e arrivando ad essere oggi il primo operatore italiano e tra i principali in Europa. Questa tecnologia è strategica anche per le applicazioni che può avere nei progetti infrastrutturali volti a garantire la sicurezza energetica italiana permettendo di minimizzare, al contempo, l’impatto ambientale dell’intervento e di tutelare il nostro patrimonio paesaggistico.”