I Verdi/Europa Verde della Romagna Estense condividono la proposta del Direttore Sanitario dell’Ospedale di Ravenna Paolo Tarlazzi di predisporre nel prossimo futuro una struttura ex novo da dedicare esclusivamente al Covid-19, eventualmente utilizzando il patrimonio edilizio già esistente, liberando l’Ospedale di Lugo da questo compito assunto in condizioni di emergenza.
Per affrontare un’eventuale recrudescenza della pandemia o per far fronte a future possibili pandemie dobbiamo farci trovare pronti e per farlo servono strutture attrezzate e dedicate esclusivamente a questo scopo.
L’Ospedale di Lugo, che come ha affermato Bonaccini durante l’assemblea legislativa regionale del 28 aprile, tornerà al suo normale ruolo, ha svolto un’importantissima funzione in questa situazione di emergenza e, opportunamente potenziato e con la ristrutturazione del pronto soccorso che lo stesso Presidente Bonaccini si è impegnato a finanziare deve tornare a svolgere il suo ruolo fondamentale nel territorio di oltre centomila abitanti della Romagna Estense.
Sono i medici e le attrezzature che si devono spostare e non i malati, come oggi accade, per le cure non specialistiche.
La pandemia deve aiutarci a ripensare il modello di sanità. Immaginiamo piccoli ospedali diffusi sul territorio, come sostiene l’archistar Fuksas in una recente intervista. E a fianco di questo una medicina del territorio con cure il più possibile domiciliari, affiancate a un piano di prevenzione primaria che migliori la qualità della salute.
Ribadiamo la necessità di dare priorità assoluta alla sanità pubblica e ridurre le risorse al privato accreditato. La sanità privata ha come scopo il profitto e non il servizio alla collettività e nella vicenda pandemia ciò è risultati quanto mai evidente.
Al riguardo risulta insostenibile il riconoscimento di ente di ricerca al Gruppo Villa Maria da parte della Regione Emilia-Romagna.
Approfittiamo di questa pandemia per avere una svolta radicale nella politica sanitaria e della salute sia da parte dell’elefantiaca AUSL della Romagna, sia da parte della nuova Giunta Regionale.