”Ravenna e la transizione energetica” è stato il tema di una intensa serata in cui si sono confrontati Monica Spada, Presidente O.M.C. e Stefano Silvestroni, Presidente R.O.C.A.
L’ultima edizione OMC, tenutasi ad ottobre a causa dell’alluvione di maggio, e per di più qualche giorno dopo lo scoppio della guerra israelo-palestinese, è stato un momento straordinario di confronto fra gli operatori del settore energetico, stakeholders e istituzioni italiane e internazionali su transizione energetica, strategie di decarbonizzazione e sicurezza energetica. Il “trilemma” energetico fra sostenibilità ambientale, sostenibilità economica e sicurezza energetica resterà una sfida per i prossimi anni e certamente per la prossima edizione OMC, confermata a Ravenna.
Il R.O.C.A. nacque nel 1992 e assieme alla Camera di Commercio fu promotore della 1^ edizione dell’Offshore Mediterranean Conference (OMC) che si tenne nel 1993, pensata come fiera internazionale e vetrina di primo piano per l’impiantistica offshore e la città di Ravenna.
Si immaginò il distretto ravennate come punto d’incontro tra l’Europa e i paesi produttori del Nord Africa e Medio Oriente. A tal fine, si rendeva necessario organizzare una fiera internazionale sulla falsariga delle grandi manifestazioni del Mare del Nord – l’Offshore Europe ad Aberdeen e l’Offshore Northern Sea a Stavanger – in grado di riunire i grandi players mondiali, focalizzando l’attenzione su tematiche e problematiche dell’industria O&G nel bacino del Mediterraneo.
Oggi l’OMC è sempre più un vero e proprio laboratorio per la creazione di nuove e innovative imprese che puntano alla transizione energetica, garantendo sicurezza energetica, competitività e sostenibilità, e fra l’altro ha proprio visto collaborare proprio in quei giorni una start-up palestinese con una start-up israeliana, perché la pace si costruisce anche così.