Secondo l’indagine condotta da Walden Lab-Eumetra per il Comitato Testamento Solidale, il 21% degli over 50, pari a 5,5 milioni di italiani, ha già previsto o è orientato a fare un lascito solidale. Mentre gli indecisi aumentano al 35%, la famiglia emerge come protagonista in questa scelta, con il 70% degli italiani che coinvolgerebbe i parenti più stretti nella decisione.
L’indagine evidenzia inoltre un aumento della consapevolezza sull’argomento, con l’82% degli over 50 che sa cosa sia il lascito testamentario nel 2023 (rispetto al 79% nel 2022).
Inoltre, il 72% degli intervistati considera positive le campagne informative sul tema, contribuendo a migliorare la conoscenza e l’immagine del lascito solidale e aumentando la propensione a farlo (65%).
Per contribuire a divulgare una corretta informazione in merito, il Consiglio notarile di Ravenna, in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato, ha aderito alla Settimana Nazionale dei Lasciti AISM, promuovendo, insieme ai volontari dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, un incontro gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, che si svolgerà martedì 23 gennaio a Ravenna.
A dialogare con i partecipanti saranno, dalle ore 10.00, presso la sede CISL di Ravenna, in via Vulcano n°78, i Notai Caterina di Mauro e Andrea Pinto. Insieme a loro anche Enzo Lazzaro rappresentate sezione AISM della città.
I Notai illustreranno le norme che regolano il diritto successorio, cosa sia necessario fare per esprimere le proprie volontà ultime, fornendo informazioni semplici e chiare in materia di successioni, specificando le varie tipologie di testamento previste dal legislatore, e cosa e in che modo sia possibile donare.
Un’occasione preziosa per promuovere la conoscenza dei lasciti testamentari solidali, offrire tutte le informazioni per tutelare gli eredi legittimi, per sensibilizzare e far in modo che i lasciti diventino una realtà sempre più tangibile.
La sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante. Nel nostro Paese si registra unanuova diagnosi ogni 3 ore. La diagnosi avviene per lo più tra i giovani sotto i 40 anni e le donne. Il 10% della popolazione colpita non ha ancora compiuto 18 anni. La SM in età pediatrica si manifesta in un momento di piena crescita delle funzioni cerebrali, potendo portare all’insorgenza di problemi cognitivi e di disabilità fisica.
Negli ultimi anni la ricerca ha fatto importanti passi avanti per rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita delle circa 137mila persone con SM in Italia, alle quali ogni anno si aggiungono 3.600 nuove diagnosi. Ma la cura definitiva non è stata ancora trovata.