Le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali, utilizzate negli appalti dell’igiene ambientale in provincia di Ravenna, pretendono dignità e giustizia. Questa è l’estrema sintesi della partecipata assemblea svolta all’Hotel Cube di Fornace Zarattini, convocata dalla Fp Cgil per discutere dell’imminente assegnazione, da parte di Atersir, della raccolta e gestione dei rifiuti urbani per i prossimi 15 anni, per un valore di 1.300 milioni di euro, che nel territorio di Ravenna-Cesena coinvolgerà circa 1.100 lavoratori.
L’assemblea ha dibattuto e approfondito tutte le contraddizioni oggi in essere.
I lavoratori presenti, in rappresentanza della quasi totalità delle cooperative sociali che attualmente svolgono le attività di pulizia e raccolta, hanno dato mandato alla Fp Cgil di avviare il confronto, con istituzioni ed enti preposti, per realizzare con il nuovo appalto, le seguenti condizioni di lavoro:
– riconoscimento e piena applicazione del contratto nazionale del settore dell’igiene ambientale compresa la contrattazione di secondo livello;
– applicazione di tutte le norme volte a tutelare la salute e la sicurezza;
– realizzazione di spogliatoi strutturati con wc, docce e armadietti idonei per separare gli indumenti personali da quelli di lavoro;
– per chi lo chiede, trasformazione dei part time orizzontali e verticali in full time;
– utilizzo di mezzi adeguati a svolgere in sicurezza i normali turni di lavoro prevedendo anche programmi di igienizzazione della cabina.
L’assemblea individua nel coordinamento di tutte le imprese/coop presenti nell’Ati, a cui saranno assegnate le attività, e delle imprese/coop che saranno coinvolte nel sub appalto, lo strumento per contrattare e dirimere tutti i punti sopra esposti. Ovviamente, il coordinamento dovrà essere riconosciuto e reso operativo sia sulle materie di salute e sicurezza che sindacali.
Infine, ma non secondario, con il contributo del responsabile dell’Ufficio Vertenze della Cgil di Ravenna, Paolo Bragaglia, l’assemblea ha affrontato la problematica del mancato rispetto dell’applicazione del contratto nazionale di settore, così come espressamente previsto nelle attuali gare di appalto emanate da Hera.
“Nonostante le diverse richieste d’incontro da noi inoltrate – spiega Alberto Mazzoni, segretario della Fp Cgil Ravenna -, ad oggi, nessuna risposta è pervenuta da parte di Ciclat e Formula Ambiente, aziende assegnatarie delle gare in cui Hera prevede il riconoscimento del contratto Fise. Di conseguenza, la Fp Cgil ha avviato una fase di verifica di tutte le posizioni in merito alla corretta applicazione dei trattamenti normativi e retributivi dei lavoratori in questione, ricevendo mandato per adire le vie legali nei casi in cui venissero riscontrate illegittimità”.