“Le trattative in corso che coinvolgono importanti partners industriali nonché le stesse istituzioni governative e Invitalia, rischiano di concludersi prematuramente a causa dell’inevitabile stallo prodotto dall’attuale situazione politica. Se non emergeranno subito risposte concrete per la soluzione della crisi della CMC, il rischio del fallimento si concretizzerà nella prossime settimane.
La CMC – circa 4000 addetti tra diretti ed affidatari in Italia e all’estero ed altri migliaia di posti di lavoro nell’indotto – oggi rischia, per mancanza di liquidità, di generare un dramma sociale per migliaia di famiglie e bloccare la realizzazione di importanti opere infrastrutturali al Sud, in particolare in Sicilia, dove sta costruendo assi viari strategici per lo sviluppo della regione oltre ad una tratta della Metropolitana di Catania.
Le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori e le lavoratrici di CMC hanno già messo in campo iniziative di mobilitazione nei giorni scorsi che hanno visto molta partecipazione al fine di salvare un’azienda da 121 anni presente sul territorio nazionale e da oltre 40 all’estero, in particolare nel Mozambico; una Cooperativa che ha tutte le potenzialità per poter garantire un futuro ai lavoratori e alle loro famiglie, che ripongono fiducia in una risoluzione positiva dell’attuale situazione.
Chiediamo al Governo di mettere in campo soluzioni immediate per la salvaguardia del patrimonio industriale ed in difesa del futuro dei lavoratori e delle loro famiglie. Questo è quanto ci aspettiamo dal tavolo di confronto al Ministero. Signor Presidente Mattarella 11 anni fa, alla presenza del Presidente Napolitano, si festeggiarono i 110 anni di storia della Cooperativa e vorremmo grazie anche al Suo interessamento trovare le soluzioni per continuare a festeggiare altri prossimi anniversari.”