“I Festival di Musica Popolare Contemporanea storici, proprio come i club, le sale cinematografiche, teatrali o da concerto, e come i festival di musica classica e lirica, sono luoghi di creazione e diffusione di valore sociale, artistico e culturale, oltre che elemento di condivisione di una comunità, specialmente nel periodo primavera ed estate e di forte traino economico e turistico di un territorio e forniscono una forte identità ai luoghi stessi spesso virtuosamente creatori di una economia di grande rilievo”.
Il circuito del Coordinamento StaGe! e Indies, con oltre 100 realtà associate, AIA, artisti, musicisti e autori indipendenti ed emergenti, Rete dei Festival, Mei-Meeting Etichette Indipendenti chiedono al Governo quindi di riconoscerli ufficialmente e giuridicamente- quelli con almeno 25 anni di storia e di attività ininterrotta alle spalle: la speranza è di identificare le singole realtà dell’intera filiera, all’interno delle categorie extra Fus (Fondo unico per lo spettacolo) e poterle sostenere economicamente in modo costante e continuato durante tutto l’anno
È già stata inoltrata una richiesta in tal senso anche alla Regione Emilia – Romagna e sarà indirizzata anche a tutte le altre regioni, chiedendo di attivare anche gli stessi riconoscimenti per i club live e con particolare riferimento ai club live storici sempre con almeno 25 anni di attività ininterrotta.