“E’ circostanza nota che, in caso di alluvione, il danno ai beni mobili contenuti nelle abitazioni sia particolarmente ingente, soprattutto come avvenuto nell’alluvione in Emilia Romagna del maggio 2023, allorquando i territori colpiti sono restati allagati per svariati giorni. Si specifica che in alcuni territori l’acqua ha raggiunto anche 5/6 metri di altezza ed è restata per 7/15 giorni in ragione del noto fenomeno della subsidenza e della circostanza che alcune zone alluvionate sono poste ad alcuni metri sotto il livello del mare.

Va da sé che tutta la mobilia contenuta nelle abitazioni danneggiate è stata irrimediabilmente compromessa e non è risultata più recuperabile in alcun modo. Ne discende che i costi per provvedere all’acquisto dell’arredamento integrale dei mobili, al fine di rendere vivibile l’abitazione, è una posta assai rilevante.

È appena il caso di ricordare, poi, che i mobili di casa non sono elementi decorativi, ma funzionali a contenere oggetti quali vestiario, scarpe, vettovaglie, elettrodomestici in genere, oggetti personali, ricordi personali o, nelle pertinenze, attrezzature riposte come secondi attrezzi manuali o anche attrezzature elettriche, a scoppio e via dicendo.

Conseguentemente i Comitati Riuniti chiedono che, in sede di conversione del Decreto Legge (n. 76/2024), tale ristoro sia proporzionato al danno subito e domandano che venga riconosciuto un importo pari ad €. 15.000,00 per l’arredo senza alcuna decurtazione di quanto percepito a titolo di Contributo di immediato sostegno, così come è già stato fatto a seguito dell’alluvione che ha colpito il territorio modenese nell’anno 2014 (Ordinanza n. 2 del 05.06.2014).

Inoltre, nel caso in cui la perizia di stima dei danni contenga una valutazione per i beni mobili andati distrutti superiore rispetto a quanto liquidato si domanda che, per la restante parte non inclusa nel contributo, sia possibile accedere ad un credito fiscale.

Altresì i Comitati Riuniti domandano che venga previsto anche il ristoro delle automobili andate distrutte e/o danneggiate a seguito degli episodi alluvionali (ricordiamo in merito che ad oggi sono stati elargiti unicamente €. 2.000,00/5.000,00 con i denari donati dai privati cittadini alla regione Emilia Romagna), per un importo pari al valore del veicolo danneggiato e fino ad un importo di €. 25.000,00 per ogni veicolo danneggiato.

Infine si è richiesta la possibilità presentare le domande su sfinge parallelamente alle domande di conformità edilizia catastale degli immobili, con possibilità di depositare l’esito di quest’ultima prima dell’erogazione del saldo finale.”