Nel pomeriggio di martedì 27 febbraio, all’interno della Chiesa San Giacomo di Lugo, i Carabinieri della locale Compagnia Carabinieri hanno partecipato alla Santa Messa officiata dal Cappellano Militar,e Don Giuseppe Grigolon. Alla funzione religiosa hanno preso parte, oltre a quelli della sede, una rappresentanza dei militari delle 12 Stazioni dipendenti dalla Compagnia, una delegazione della locale Associazione Nazionale Carabinieri e cittadini lughesi. Durante la sentita celebrazione eucaristica è stata anche ricordata la figura del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto[1].
Il celebrante, ha concluso la sua omelia riflettendo sui Valori e sui “modelli di vita” che oggi dovrebbero ispirare e guidare la società.
[1] Il Vice Brigadiere Salvo D’acquisto (Napoli 15 ottobre 1920 – Torre di Palidoro, Roma, 23 settembre 1943), Medaglio d’Oro al Valor Militare, l’8 settembre 1943 fu assegnato alla caserma dei carabinieri di Torre in Pietra (Roma). In quella località, la sera del 22 settembre, un’esplosione uccise due militari tedeschi e ne ferì altri. L’episodio fu il pretesto per organizzare un rastrellamento e il mattino i tedeschi si presentarono alla Stazione dei carabinieri trascinandovi 22 civili, fermati casualmente nei dintorni: per dare una sembianza di legalità a quello che si proponevano di fare, chiesero la presenza del comandante della Stazione. Il maresciallo non c’era e il vice brigadiere D’Acquisto fu costretto a seguire i tedeschi con i loro prigionieri sino a Palidoro. Dopo un sommario interrogatorio, durante il quale ciascuno professò la propria estraneità al fatto, l’ufficiale che comandava il drappello tedesco ordinò che a tutti i 22 civili fosse data una pala perché si scavassero la fossa. A questo punto il vice brigadiere, compreso che i tedeschi avrebbero ucciso tutti i prigionieri, per salvare 22 innocenti si accusò del preteso attentato. D’Acquisto fu fucilato sul posto. I civili vennero tutti rilasciati.