La città ricorda l’asso degli assi dell’aviazione italiana, scomparso il 19 giugno 1918 a Nervesa della Battaglia
La città di Lugo ricorda il Maggiore Francesco Baracca in occasione del 101esimo anniversario della sua morte e accoglie le più alte cariche dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito. Anche quest’anno sono previste numerose iniziative per celebrare l’asso degli assi dell’aviazione italiana, con la conferma dell’attenzione che le forze armate riservano alla figura dell’aviatore lughese.
Le celebrazioni sono state presentate venerdì 14 giugno in conferenza stampa nel Salone Estense della Rocca di Lugo. Per l’occasione sono intervenuti il sindaco di Lugo Davide Ranalli, il direttore del museo “Francesco Baracca” Giovanni Barberini, e il conservatore del museo “Francesco Baracca” Mauro Antonellini.
“Il 2018 è stato per questa città un anno molto importante perché è stato l’occasione per celebrare il centenario della morte di Francesco Baracca e vedere Lugo colma di persone che hanno voluto assistere a questa importante ricorrenza – ha dichiarato Davide Ranalli -. Come abbiamo annunciato allora, questa Amministrazione comunale intende continuare a ricordare una figura così rilevante per la nostra città come quella di Baracca. Siamo così a presentare le iniziative in programma per il 101esimo anniversario che vedono la presenza a Lugo dei Capi di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito e un’importante mostra al Museo. Vorrei inoltre ricordare che Lugo sarà presente anche all’esibizione delle Frecce Tricolori a Punta Marina Terme in occasione della manifestazione ‘Valore Tricolore’, organizzata dall’Aero club ‘Francesco Baracca’. Questo ribadisce il ruolo fondamentale che la nostra città ricopre nell’organizzazione di eventi importanti”.
“Il Museo dispone di una grande ricchezza di materiali che riguardano Francesco Baracca, come oggetti, documenti e lettere, che vogliamo valorizzare – ha spiegato Mauro Antonellini -. Nel libro delle firme che sarà esposto alla mostra si può notare uno spaccato della società lughese di cento anni fa che abbiamo voluto mettere a disposizione dei cittadini”.
“Le iniziative in programma renderanno onore alla figura di Francesco Baracca e alla sua importante storia – ha aggiunto Giovanni Barberini -. L’obiettivo è ricordare, anche nei prossimi anni, soprattutto la vita di questo eroe lughese, facendo conoscere a tutti i cittadini anche il suo aspetto più umano”.
In occasione delle celebrazioni, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Alberto Rosso e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Salvatore Farina saranno a Lugo per rendere omaggio a Francesco Baracca. Il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso sarà accolto in città dal sindaco di Lugo Davide Ranalli sabato 22 giugno e per l’occasione porterà il suo omaggio alla cappella sepolcrale del Maggiore Baracca e visiterà il museo “Francesco Baracca”. Il Generale Salvatore Farina sarà invece a Lugo giovedì 27 giugno per una visita ufficiale alla tomba di Francesco Baracca e al museo dedicato all’aviatore lughese.
Mercoledì 19 giugno, giorno della morte di Baracca, avvenuta il 19 giugno 1918 a Nervesa della Battaglia (Tv), sono inoltre in programma diverse iniziative. Alle 10.30 inaugura al museo “Francesco Baracca” la mostra “I nostri avi al Museo Baracca”. Per l’occasione sarà esposta una copia fotostatica del libro delle firme del funerale (sono più di 4000), dove ognuno potrà trovare le firme dei suoi avi. All’inaugurazione interverranno il sindaco di Lugo Davide Ranalli, il conservatore del museo “Francesco Baracca” Mauro Antonellini e il direttore del museo Giovanni Barberini. In occasione dell’inaugurazione, l’Unuci Lugo e La Squadriglia del Grifo doneranno all’Amministrazione comunale, l’Albo d’Onore contenente le oltre tremila firme dei visitatori che dal 2 al 24 giugno 2018 hanno reso omaggio al sarcofago di Francesco Baracca nell’oratorio di Sant’Onofrio in Lugo, dove era ospitata anche la mostra fotografica sui funerali del 30 giugno 1918. L’esposizione “I nostri avi al Museo Baracca” rimarrà allestita fino al 7 luglio.
Inoltre, alle 18.30 nella Chiesa del Suffragio sarà celebrata una Messa per ricordare Francesco Baracca, mentre alle 19 ci sarà lo schieramento dei labari sul monumento con la deposizione di corone d’alloro e il saluto della famiglia dell’eroe, del rappresentante dell’Aeronautica Militare e del sindaco di Lugo Davide Ranalli. Infine, alle 19.30 un corteo motociclistico renderà omaggio alla casa natale e alla tomba di Baracca.
Il 19 giugno in via eccezionale sarà possibile visitare il museo al mattino dalle 10 a 12 e dalle 16 alle 22, con ingresso gratuito. Il museo Baracca è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. L’ingresso costa 2,50 euro (ridotto 1,50 euro; giovani fino a 20 anni ingresso gratuito).
L’Amministrazione comunale ringrazia i componenti del Comitato per le celebrazioni dell’anniversario della morte di Francesco Baracca.
I FUNERALI DI FRANCESCO BARACCA
Le spoglie di Francesco Baracca giunsero a Lugo nella notte di venerdì 28 giugno 1918, verso le 23, su un camion militare seguito da alcune automobili. Il giorno successivo fu allestita nella sala del “Patrio Consiglio”, nella Rocca Estense, la camera ardente aperta al pubblico dalle 9 alle 21. Il feretro, posto in mezzo alla sala, era avvolto nel tricolore e coperto di fiori; due giovani ufficiali aviatori vegliavano ai lati. Migliaia di persone resero omaggio al concittadino tanto amato e ammirato, del cui destino si sentivano partecipi, sfilando in reverente silenzio per tutto il sabato e nella mattinata della domenica. Nel pomeriggio di domenica 30 giugno si svolse il solenne funerale. Il libro, che raccoglie oltre 4200 firme, è un importante e interessante documento perché costituisce uno spaccato della società lughese di cento anni fa. Accanto alle firme di semplici cittadini vi sono quelle delle autorità civili, militari, del prefetto, dei sindaci delle città vicine, degli onorevoli venuti dalla Capitale, degli aviatori delle squadriglie francesi sul fronte italiano e degli americani da poco arrivati in Italia. Si notano decine di cognomi non locali: sono i profughi friulani e veneti accolti nella nostra città che resero omaggio a un eroe che aveva combattuto ed era morto anche per liberare le loro terre. Molti di loro dopo avere scritto nome e cognome aggiunsero “profugo”; una donna si firmò “profuga riconoscentissima”.