Pubblichiamo una lettera inviata in redazione da un gruppo di capannisti. Nella lettera, i capannisti ringraziano Italia Nostra per il ricorso presentato contro l’abbattimento degli storici manufatti ed evidenziano alcuni atteggiamenti contro i qualinon lesinano critiche:
“Noi, un gruppo di capannisti ravennati, desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine a Italia Nostra per il costante impegno nella tutela dei capanni balneari storici di Ravenna. Grazie al loro intervento, è stata posta l’attenzione su un tema cruciale: la possibile scomparsa di un patrimonio che rappresenta un’importante eredità storica e paesaggistica della nostra città.
Tuttavia, con grande rammarico, dobbiamo constatare come alcune istituzioni e figure chiave non abbiano dimostrato la sensibilità e la determinazione necessarie per affrontare questa minaccia. Nonostante le nostre reiterate richieste di aiuto e sollecitazioni, ci siamo trovati spesso di fronte a un’inspiegabile mancanza di supporto, privi dell’appoggio che ci aspettavamo nella difesa di questo prezioso patrimonio.
Riteniamo che la tutela del patrimonio culturale sia una responsabilità collettiva e che sia fondamentale coinvolgere l’intera comunità in questa battaglia. Pertanto, facciamo appello a tutti i cittadini affinché si uniscano a noi nella difesa dei nostri capanni balneari, chiedendo alle istituzioni competenti di intraprendere azioni concrete per preservare questo patrimonio, mantenendolo nello stato attuale, così come è stato tramandato di generazione in generazione.
I capanni balneari di Ravenna sono più di semplici costruzioni in legno: rappresentano un legame profondo con il mare e la nostra storia, e sono luoghi di ritrovo, di svago e di ricordi per innumerevoli generazioni di ravennati. Proteggerli significa preservare un pezzo essenziale della nostra identità, garantendo che anche le future generazioni possano godere di questo patrimonio unico.
Un ulteriore aspetto fondamentale e di attualità è dato dal fatto che i capanni costituiscono un presidio puntuale e diffuso che ha consentito la tutela e l’accrescimento del cordone dunoso, fonte di biodiversità e di protezione della pineta, al contempo preservandolo dal degrado in ambiti fortemente antropizzati.
Ribadiamo il nostro impegno a continuare la battaglia per la salvaguardia dei capanni balneari storici, e confermiamo il nostro sostegno a Italia Nostra, che ha dato voce a chi desidera vedere protetta questa parte fondamentale dell’identità di Ravenna”.