Se c’è un luogo dove persone che soffrono trovano sollievo è “Villa Adalgisa” di Ravenna. Il primo hospice del distretto ravennate garantisce assistenza e cure palliative, sostegno psicologico e ascolto a chi affronta una malattia inguaribile e alle famiglie e celebra la 23esima Giornata del Sollievo istituita ogni 26 maggio dal Ministero della Salute.
“La cura del dolore e di tutti i sintomi che caratterizzano i percorsi di chi affronta patologie croniche ed inguaribili – ha detto Sara Ori, direttore sanitario dell’hospice – è un aspetto fondamentale nella gestione delle fasi avanzate e terminali di malattia. In questi dieci anni, il personale dell’hospice ha accolto oltre 3mila pazienti, offrendo sollievo, qualità di vita e dignità, attraverso una presa in carico globale ed un costante lavoro di equipe. Una cura orientata al sollievo e all’umanizzazione e personalizzazione è importante e occorre sensibilizzare sul tema”.
E per farlo, l’hospice di via Montone Abbandonato 447 aderisce a questa Giornata con una serie di iniziative. Domani, alle ore 10, presso la chiesa della struttura, don Paolo Babini celebrerà una messa il cui tema sarà il sollievo dalla sofferenza, mentre lunedì le porte si apriranno a tutti i cittadini interessati a confrontarsi sul tema del sollievo in un punto d’incontro con i medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari, il fisioterapista, la psicologa, i volontari. Sarà inoltre allestita la mostra fotografica “I colori del cuore”, curata da Vittoria Graziani, con immagini di bambini del Mali, per uno sguardo ancora più ampio ciò che questo giorno rappresenta e come gesto simbolico, durante la settimana del 27 maggio, la fontana interna all’hospice sarà illuminata di azzurro, affinché diffonda speranza e sollievo per tutti,
“Come ogni anno – ha detto Pietro Segata, presidente di Società Dolce, gestore del servizio – la Giornata del Sollievo è l’occasione per fare il punto sulla legge 38 del 2010, che sancisce per tutti il diritto alle cure palliative e alla terapia del dolore e che pone l’Italia ai primi posti su questo importante tema. L’hospice fa la sua piccola parte, affinché la cultura del sollievo diventi sempre più parte integrante della medicina”.