Salgono a cinque le colonnine per l’olio alimentare esausto,per incrementare ulteriormente la quantità della raccolta e renderla sempre più comoda per i cittadini.
In accordo con l’Amministrazione comunale, Hera ha installato due nuove colonnine, che vanno ad aggiungersi alle tre già presenti sul territorio invia Mons. V.Tarlombani (presso la stazione delle corriere), via Cesare Battisti (presso isola ecologica interrata) e invia Gronchi all’incrocio con via Dal Monte nella frazione di Borgo Rivola
Si tratta dell’olio adoperato in cucina, l’olio da frittura o utilizzato per conservare gli alimenti nei vasetti: ognuno di noi ne produce circa 5 kg all’anno.
Dove si trovano le due nuove colonnine di Riolo Terme
Le due nuove colonnine ravennati sono state collocate invia Isola 170 nel parcheggio della frazione di Isola (a fianco della cabina elettrica) e invia Dino Campana 18-20, nella frazione di Cuffiano.
Sull’app di Hera “Il Rifiutologo”, scaricabile gratuitamente, digitando indirizzo e numero civico utilizzando la funzione “Cerca rifiuto”, è possibile visualizzare l’elenco completo e la colonnina più vicina a disposizione.
Come raccogliere gli oli alimentari
I contenitori stradali collocati sono di nuova tipologia, rispetto ai precedenti, hanno una capacità di 240 litri e consentono di raccogliere agevolmente l’olio da recuperare aprendo uno sportellino. Infatti, l’olio non va versato direttamente ma deve essere conferito all’interno di normali bottiglie in plastica, purché non abbiano un diametro superiore ai18 cm, chiuse ermeticamente con il loro tappo. L’olio alimentare esausto può essere sempre conferito anche presso le stazioni ecologiche (centri di raccolta) di Hera, che dà anche diritto allo sconto di 0,15/Kg.Quella più vicina è in via Ripa 61 a Riolo Terme, aperta il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17; il sabato dalle 9 alle 18 e la domenica dalle 9.30 alle 12.30.
Il premio più importante: la tutela dell’ambiente
L’iniziativa vuole sensibilizzare i cittadini alla raccolta dell’olio adoperato in cucina per contenere i possibili danni causati all’ambiente da un suo conferimento sbagliato e promuoverne la rigenerazione per reimpiegarlo come risorsa. Infatti, se disperso nell’ambiente l’olio può causare molti danni: per esempio versato nel lavandino causa l’intasamento dei filtri e fa aumentare le necessità di manutenzione ed i costi energetici della depurazione (fino a 3kWh per ogni Kg di olio impropriamente smaltito); se versato sul suolo, finisce nei corpi idrici (di superficie o falda) dove un solo kg basta a inquinare una superficie di 1.000 metri quadrati (l’equivalente di un campo da calcio).
Per trasformare questa tipologia di rifiuto potenzialmente inquinante in risorsa, Hera ha siglato una partnership con Eni finalizzata a trasformare l’olio vegetale esausto in biocarburante, che a sua volta sarà utilizzato per alimentare una parte dei mezzi aziendali per la raccolta dei rifiuti urbani.