Nella nuova edizione del report annuale sulla qualità dell’acqua di rubinetto, il Gruppo Hera rendiconta i risultati delle oltre 3.200 analisi al giorno effettuate nel 2021 per garantire l’acqua potabile a 3,6 milioni di cittadini e fa il punto sui falsi miti da sfatare, per fare chiarezza su costi, consumi e complessità del servizio coperto dalla bolletta. Sempre alto l’impegno a tutela della risorsa più preziosa del pianeta, con investimenti pro capite superiori alla media italiana.

Secondo operatore nazionale del comparto per volumi di acqua fornita, il Gruppo Hera pubblica la quattordicesima edizione diIn buone acque (https://www.gruppohera.it/gruppo/sostenibilita/non-solo-bilancio-di-sostenibilita/in-buone-acque), report tematico di sostenibilità sulla qualità dell’acqua potabile, confermando e rilanciando il proprio storico impegno nei confronti di 3,6 milioni di persone. Ai loro rubinetti, infatti, la multiutility porta ogni giorno un’acqua potabile economica, sicura e controllata da oltre un milione di analisi all’anno, riuscendo a garantire la continuità di una fornitura tanto essenziale, anche e soprattutto nel corso dell’estate siccitosa appena trascorsa.

Gli investimenti di Hera nell’idrico: quasi 200 milioni di euro solo nel 2021

Tutto questo è reso possibile da una politica di investimenti di lungo corso della multiutility, che solo nel 2021 ha destinato al ciclo idrico integrato quasi 200 milioni di euro.Nel solo territorio della provincia di Ravenna, in particolare, il piano industriale al 2025 prevede investimenti nell’idrico per 74  milioni di euro, di cui 8 nel Faentino.

In generale, a fronte di investimenti che a livello nazionale non superano una media di 46 euro ad abitante, nel triennio 2019-2021 i territori gestiti dal Gruppo Hera hanno registrato investimenti medi pari a circa 57 euro pro capite.

Hera contro i falsi miti su servizio idrico, costi e consumi d’acqua

Avere le idee chiare in fatto di acqua, d’altronde, non è affatto semplice e proprio per questo la nuova edizione del report ha deciso di affrontare e sfatare alcuni falsi miti che distorcono la percezione pubblica del tema.

Secondo uno studio[1], ad esempio, solo il 26% delle persone conosce l’entità della propria spesa annuale per l’acqua, con la maggior parte degli intervistati che quindi ignora o addirittura sovrastima questa cifra.

Un fatto, questo, davvero curioso, anche perché l’Italia – a differenza anche qui di quel che pensa la maggioranza delle persone – ha tariffe idriche tra le più basse d’Europa.

La confusione, non a caso, regna sovrana anche sulle attività di cui si compone il servizio idrico integrato, con una metà abbondante degli intervistati che non vi include le attività di fognatura e depurazione, fondamentali invece per una corretta chiusura del cerchio e per la restituzione all’ambiente di una risorsa compatibile con ecosistemi e ulteriori riusi. Tant’è che il 40% dei costi del servizio idrico serve proprio per gestire fognatura e depurazione.

Senza dimenticare i consumi idrici giornalieri di ognuno di noi, che il 68% delle persone stima fra i 155 e i 190 litri e che invece hanno ormai raggiunto i 220 litri. Occorre dunque impegnarsi per il risparmio della risorsa, e con questo fine Hera mette a disposizione il Diario dei consumi, uno strumento intuitivo per confrontare i propri consumi di acqua con quelli di altri e potersi così migliorare: già disponibile per il 27% dei clienti di Hera Spa, è in estensione nei prossimi anni a tutti i clienti di Hera Spa e di AcegasApsAmga.

 

Un’acqua buona e sicura, controllata da oltre 3.200 analisi al giorno

Meritevole di ogni nostra attenzione, del resto, l’acqua del rubinetto si prende a sua volta cura di noi.

Nel territorio servito dalla multiutility, infatti, tale risorsa è controllata da oltre 3.200 analisi al giorno, effettuate dai laboratori del Gruppo ma anche da Romagna Acque e dalle Asl territoriali, che confermano tutte la stessa cosa: l’acqua è non soltanto buona – con valori di calcio, magnesio e potassio in linea con quelli delle acque minerali in bottiglia in commercio, ma è anche sicura – con valori di cloruro, nitrato e nitrito inferiori di oltre l’84% ai limiti di legge.

Con il report, del resto, Hera rende possibile controllare, territorio per territorio, i valori corrispondenti ai tanti diversi parametri dell’acqua, fornendo poi un dettaglio ulteriore con l’etichetta dell’acqua in bolletta, dove sono indicati i risultati delle analisi per ogni singolo comune servito, aggiornati ogni 6 mesi per ben 19 parametri, confrontati – ove possibile – con i limiti di legge. Il report fornisce anche i risultati delle analisi, tutti rassicuranti, che il Gruppo Hera effettua per ricercare anche i cosiddetti contaminanti emergenti, per i quali la legge non fissa ancora un limite sulla loro presenza nelle acque potabili.

L’operazione trasparenza è integrata dalla app gratuita Acquologo che ad esempio, oltre a fornire ulteriori informazioni sulla qualità dell’acqua potabile, consente ai titolari di un contratto acqua stipulato con Hera di fare l’autolettura e ricevere avvisi sulle interruzioni programmate del servizio.

A questo si aggiunge l’area web dedicata (www.gruppohera.it/acqua), dove si possono trovare consigli utili al risparmio idrico ma anche risposte alle domande più ricorrenti che possono sorgere in ciascuno di noi pensando a un bene così prezioso e irrinunciabile.

Il risparmio medio di chi beve dal rubinetto? Fino a 480 euro annui a famiglia. E l’ambiente ringrazia!

I vantaggi per chi sceglie di bere acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia, d’altronde, sono anche economici: una famiglia di tre persone che faccia questa scelta, infatti, può risparmiare in media fino a 480 euro all’anno. Il 54% dei clienti Hera si è già orientato in questa direzione, aiutando così anche l’ambiente attraverso il mancato consumo di oltre 300 milioni di bottiglie di plastica. Se lo facessero tutti, altri 420 milioni di bottiglie potrebbero essere evitati.

“La chiave di ogni miglioramento – commenta Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – è fatta di consapevolezza, e questo report ha il preciso obiettivo di veicolare informazioni utili a un corretto dibattito sull’acqua, continuando altresì a rendicontare in maniera puntuale gli investimenti e la qualità dell’acqua distribuita da Hera nei territori serviti. Un’acqua – conclude Iacono – di cui ci si può davvero fidare e che il 54% dei nostri clienti utilizza già per dissetarsi al posto di quella in bottiglia, un dato superiore alla media italiana pari al 29% e che auspichiamo aumenti ancora in futuro nella direzione della sostenibilità ambientale e del risparmio economico.”

In buone acque e gli altri report di sostenibilità del Gruppo Hera

Tutti i report tematici di sostenibilità del Gruppo Hera – Costruire insieme il futuro, Energie per il clima, In buone acque e Sulle tracce dei rifiuti – sono consultabili online all’indirizzowww.gruppohera.it/report e sono anche disponibili presso i principali sportelli clienti della multiutility.

La quattordicesima edizione di In buone acque sarà distribuita anche al Festival dell’Acqua organizzato da Utilitalia, a Torino dal 21 al 23 settembre (www.festivalcqua.org).