Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, il Parlamento italiano ha ufficialmente riconosciuto il 10 febbraio come il Giorno del Ricordo, con l’obiettivo di «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale», come recita il testo di legge.
Raccogliendo l’invito del MIUR a diffondere tra i giovani la conoscenza di questi eventi storici, promuovendo nel contempo una riflessione su cosa abbia significato per centinaia di migliaia di italiani abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia la scelta dell’esilio, soprattutto in termini di vissuto personale e familiare, l’“IP Persolino-Strocchi” ospiterà, nella mattinata di lunedì 10 febbraio, un incontro di approfondimento sul “confine orientale”, che si terrà dalle ore 10:00 alle 12:00 nell’Aula Magna della sede “Strocchi”, in via delle Medaglie d’oro, 92.
Momento centrale dell’iniziativa, promossa dal Comune di Faenza e dal Comitato antifascista per la democrazia e la libertà, sarà una conferenza tenuta dal prof. Giuseppe Masetti, Direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia, dal titolo “Guerra e violenze sul confine orientale”. A partire dall’analisi di cartografie e immagini di repertorio, ma anche di fonti audiovisive come un Cinegiornale INCOM del 1954 sull’esodo italiano da Pola, il prof. Masetti ripercorrerà in una prospettiva di lungo periodo le complesse vicende storiche che, dagli inizi del Novecento agli anni ’50, hanno caratterizzato il confine orientale: un “confine mobile”, a cavallo del quale si è consumato il dramma di più di 250.000 italiani, costretti a lasciare per sempre le loro case e a prendere la via dell’esilio, interrompendo in maniera traumatica secoli di storia e di tradizioni. Particolare attenzione verrà, a tal fine, dedicata al carattere multietnico del territorio della costa adriatica nord-orientale, alle conseguenze dei due conflitti mondiali, alla stagione di violenze diffuse culminata nella tragedia delle foibe e all’esodo di massa delle comunità giuliano-dalmate, con l’occhio rivolto anche al presente e alla dimensione di mobilità e multiculturalità della società contemporanea che impone oggi nuove e accorte pratiche di convivenza civile.
L’incontro sarà introdotto dai saluti del Sindaco, Giovanni Malpezzi, e del Dirigente scolastico, Daniele Gringeri, e nella parte conclusiva lascerà spazio alle domande e alle riflessioni degli studenti e delle studentesse delle classi quinte dell’Istituto.
Un appuntamento importante per il “Persolino-Strocchi” che, nel mettere al centro il tema del ricordo, intende incoraggiare i più giovani allo studio critico della Storia quale veicolo essenziale di conoscenza, per una lettura più consapevole della contemporaneità, alla luce delle categorie di pluralismo culturale e complessità sociale.