Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna hanno dato esecuzione ad un provvedimento con cui il Tribunale di Ravenna, nell’ambito di un procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale, ha disposto il sequestro dei beni e delle disponibilità finanziarie riconducibili ad un cittadino albanese di 35 anni, residente a Cervia, abitualmente dedito ad attività delittuose dai cui proventi illeciti traeva il proprio sostentamento.
Il provvedimento si fonda sugli esiti di una complessa indagine economico-finanziaria condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Cervia, che ha permesso di ricostruire sia il profilo criminale del soggetto sia di delineare il complesso dei beni nella sua disponibilità.
In particolare il trentacinquenne è risultato inserito in ambienti delinquenziali dediti al traffico di droga sul litorale romagnolo, venendo arrestato due volte per reati in materia di stupefacenti. In entrambe le occasioni era stato trovato in possesso di cospicui quantitativi di cocaina nonché di considerevoli importi di denaro contante, che non trovavano giustificazione in alcuna attività lavorativa.
Nel gennaio 2017 furono proprio i Finanzieri di Cervia ad arrestarlo dopo averlo trovato in possesso, con due complici, di circa mezzo chilo di cocaina dall’elevato grado di purezza.
Di qui sono partiti gli accertamenti economico-patrimoniali della Guardia di Finanza, che hanno dimostrato come il nucleo familiare dell’uomo avesse nel tempo acquisito la disponibilità di beni, in particolare autoveicoli e risorse finanziarie, del tutto sproporzionate rispetto all’irrisoria capacità reddituale dichiarata e, quindi, derivanti dai traffici illeciti da lui abitualmente realizzati.
Su questi presupposti il Tribunale di Ravenna ha disposto, ai sensi del decreto legislativo n. 159/2011, l’applicazione nei suoi confronti del sequestro delle autovetture e delle disponibilità finanziarie a lui riconducibili, per un valore complessivo di circa 70 mila euro, ai fini della successiva applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca.