“Vediamo ergersi l’ennesimo muretto, a cui forse dovremo abituarci, in Via Cimatti. Nell’auspicata speranza che questo serva, alcune considerazioni. Il muretto da un lato, a fronte di un alluvione come quello di Maggio 2023, essendo privo di fondamenta, risulterebbe con molta probabilità ancora inutile. Dall’altro, assurge forse più al ruolo di simbolo rituale, da innescare ad ogni allarme. Sarà perpetrata questa solerzia anche dopo le elezioni regionali? E’ forse più una mossa mediatica?” A chiederlo è il consigliere comunale Alessio Grillini, recentemente dimessosi da Italia Viva e dalla maggioranza in consiglio. Grillini, che ha fondato il gruppo “Alessio Grillini in consiglio comunale”, ha quindi deciso di unirsi alle opposizioni all’interno dell’assemblea cittadina.
Secondo Grillini, le domande poste sono lecite, “in quanto via San Martino e via Casale, e le periferie, non risultano oggetto di alcuna operazione tampone. Lontano dagli occhi, lontano dai social e lontano dal cuore? Come per le manutenzioni dei fiumi? Non ci voglio credere, ma qualcuno me lo chiede”.
Grillini riporterà queste domande al prossimo consiglio comunale utile. Il muro in questi giorni è al centro di un intenso dibattito fra i faentini e sui social.