I dati comunicati da Confesercenti sono impietosi e certificano la chiusura di quasi 100 attività commerciali in un anno a Ravenna. L’idea di far nascere un’associazione temporanea di impresa per il coordinamento del Centro Storico, come ha sancito l’esito della recente riunione indetta dalle associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio, pur apprezzando l’intento lodevole di riqualificare l’area, appare come un involucro privo di contenuti e senza una prospettiva futura concreta. Il rilancio del centro passa necessariamente dalla capacità di riempire le numerose attività che hanno chiuso negli ultimi anni. Una ripresa che andrebbe non solo a vantaggio dei residenti, ma fondamentale anche per attirare nuovo turismo in città.
Gli esercenti soffrono da anni a causa della crisi economica, alla quale si sono poi aggiunti gli effetti della globalizzazione e l’e-commerce, con conseguente chiusura di molte attività. Questa situazione sta facendo impennare anche un degrado di tipo “sociale”, che si va ad aggiungere a quello del fragile tessuto economico, senza che, ad oggi, si riescano ad intravedere inversioni di tendenza.
Abbiamo redatto un progetto organico, del quale riassumiamo di seguito alcune delle principali proposte che presenteremo ai commercianti e all’Amministrazione Comunale:

1) Canoni di affitto agevolati: un recentissimo studio di Confcommercio stima in 37.000 euro/annui i costi fissi per un commerciante del centro, di cui 30.000 euro sono necessari solo per gli affitti. Chiediamo che il Comune convochi urgentemente un tavolo tecnico con tutti i proprietari degli immobili delle vie centrali della città con l’obiettivo primario di raggiungere un formale impegno da parte loro per una riduzione sostanziale dei canoni di affitto per un periodo minimo di tre anni. Come contropartita il Comune si dovrebbe impegnare a restituire, sotto forma di riduzione delle imposte comunali, lo sconto sull’affitto praticato, con il risultato a breve termine del  ripopolamento di parte delle vetrine ora sfitte.

 

2) Parcheggi con abbonamenti scontati riservati a commercianti e lavoratori del centro: impensabile per i lavoratori che hanno necessità di usare quotidianamente l’auto per arrivare in centro, sostenere le stesse tariffe di sosta di coloro che si devono recare solo saltuariamente. L’accesso alle tariffe convenzionate sarebbe ottenuto attraverso un apposito bando di gara, analogamente a quanto avviene in altre realtà comunali, o in alternativa, con l’introduzione di opportune fasce tariffarie calmierate per le soste delle auto dei lavoratori che ne possano dimostrare l’effettiva necessità.

 

3) Potenziamento dei parcheggi scambiatori collegati con il centro attraverso bus navetta elettrici frequenti. Aree che una città a vocazione turistica non può non dotare di sistemi di videosorveglianza, toilette e idonea illuminazione, per attirare anche la clientela proveniente dal forese e da altri Comuni.

 

4) Distanze minime tra attività concorrenti: nonostante il Decreto Bersani le abbia eliminate, molti Comuni continuano a far rispettare le distanze minime tra attività commerciali concorrenti. Per evitare che una nuova attività possa trasformarsi, dopo un breve periodo, in un fallimento per il solo motivo di non aver considerato correttamente la potenzialità del mercato presente nella zona, riteniamo doveroso ripristinarle anche a Ravenna.
 
Riteniamo inoltre sia opportuno:
 

Avvalersi degli assistenti civici, cittadini volontari, che già da alcuni anni operano in supporto alla Polizia municipale nel centro storico, per potenziare l’attività di segnalazione delle situazioni di degrado;

L’installazione di cartelli multilingua nelle vie più frequentate, per disincentivare tutti quei comportamenti incivili e di maleducazione che avvengono quotidianamente. Riporteranno opportuni messaggi dedicati ai vari utenti, dai ciclisti, ai possessori di cani, fino rimarcare il divieto di abbandono dei rifiuti a terra.

Queste proposte sono il corpo di un progetto più organico e dettagliato che disamina anche altri fenomeni  connessi alla vita stessa del centro storico e pensate per abbattere l’immobilismo dell’Amministrazione Comunale.

Il documento completo sarà presto a disposizione della collettività e, per sostenerlo, avvieremo una capillare raccolta di firme tra gli esercenti e commercianti, convinti che ne verrà condivisa la qualità delle proposte, tutte di buon senso, e tanto rivoluzionarie rispetto al passato, quanto necessarie.