In questi giorni il dibattito pubblico è dominato dalla proposta di urbanizzazione da parte della società agricola Le Cicogne, proprietaria di un grande lotto di terreno nella zona della Graziola. La società, come fatto anche da altre e da privati cittadini, ha risposto ad un bando per manifestazioni di interesse che l’Amministrazione di Faenza ha emanato per sondare le richieste e le necessità del mercato immobiliare.
«Sulla manifestazione di interesse relativa ai terreni di proprietà dell’azienda agricola “Le Cicogne” in zona Graziola, abbiamo assistito in questi giorni a dichiarazioni totalmente fuorvianti» commenta il Partito Democratico in risposta a Legambiente, Italia Nostra e soprattutto ai colleghi di maggioranza Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista.
«L’invito alla presentazione di “manifestazioni di interesse” è per definizione un libero, legittimo e trasparente esercizio di soggetti, pubblici o privati, che, nell’ambito delle normative vigenti, formulano una proposta all’amministrazione comunale che successivamente la valuta nell’esclusivo interesse pubblico e in coerenza con gli indirizzi e le strategie urbanistiche fin qui adottate.
Far credere – invece – che la semplice formulazione di una proposta possa equivalere a decisioni già prese è totalmente falso e denigratorio della serietà dimostrata dagli amministratori e dalle forze politiche di maggioranza in questi anni di lavoro.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico esaminerà tutte le proposte nel merito e senza preconcetti ma con le stesse idee, molto chiare, portate avanti in questi anni dalle giunte Malpezzi: non è più il tempo delle grandi urbanizzazioni e del consumo indiscriminato di suolo ma di un uso equilibrato del territorio che privilegi gli aspetti paesaggistici, ambientali e rurali, la qualità degli interventi e le riqualificazioni a 360 gradi in ambito edilizio, antisismico ed energetico.
Ad una prima analisi è evidente che, così come è stata presentata, la proposta di valorizzazione dell’area dell’azienda agricola “Le Cicogne” appare non accoglibile e neppure emendabile.
Il Partito Democratico faentino ribadisce perciò la sua posizione: non vi è alcuna volontà di urbanizzazione di quell’area, non per immobilismo ma per una concezione diversa di sviluppo sostenibile del futuro della nostra città. Le insinuazioni le lasciamo volentieri a chi ha necessità di “sparate” ad effetto con l’evidente obiettivo di guadagnare un po’ di visibilità e confondere le idee».