Nel pomeriggio di oggi ho presentato un question time in consiglio comunale, che interrogava il sindaco sull’opportunità di spostare i lavori di bonifica di una parte del terreno dell’ex Caserma Dante Alighieri di via Nino Bixio a dopo la fine del periodo scolastico, dato che, come noto, durante la riqualificazione dell’area era emersa la presenza di frammenti di lastre di fibrocemento (amianto) che potrebbero aver contaminato il terreno su cui furono rinvenute.
A testimoniare che non si trattava di un intervento politico di pura demagogia o polemica, sullo stesso argomento e’ stato presentato, praticamente in contemporanea, un quesito simile da parte di un consigliere di maggioranza, anch’egli preoccupato dell’ evolversi della situazione e della sicurezza dei ragazzi che frequentano la scuola.
L’aeea e’ stata infatti coinvolta in un processo di bonifica che prevede l’asportazione di 40 cm di terreno, con lavori che dovranno concludersi entro il 15 aprile, ma vista la potenziale pericolosità dell’intervento, e pur nella massima fiducia nella buona esecuzione dei lavori e del rispetto di ogni norma di legge, insieme al collega chiedevamo semplicemente, data la vicinanza con la sede decentrata del liceo Classico Alighieri, un gesto di buon senso che potesse prevedere di rimandare il lavoro al periodo delle vacanze scolastiche, al fine di evitare qualsiasi rischio, anche potenziale.
Il collega ha anzi segnalato all’assessore un‘ ulteriore possibilità, quella di spostare l’inizio dei lavori al periodo delle vacanze pasquali ma dall’assessore Del Conte non è giunta alcuna apertura: i lavori si faranno quando e come già stabilito, senza nessuno spostamento, in pieno periodo scolastico e senza prendere neppure minimamente in considerazione le nostre proposte, quanto meno in via cautelativa e non fosse altro per tranquillizzare le famiglie dei ragazzi.
Un’occasione persa insomma, l’ennesima, per dimostrare un minimo di capacità di ascolto ed autocritica e la disponibilità ad un gesto che sarebbe stato poco più che di buon senso, oltre che di nessun impatto economico insomma il solito copione al quale noi consiglieri siamo ormai avvezzi ma al quale non possiamo abituarci .