“E’ di ieri la notizia della riapertura “con riserva” del ponte mobile, che l’autorità portuale ha dichiarato non pericoloso “non essendo stata rilevata alcuna anomalia realizzativa del ponte ed attestata la conformità di tutti i materiali impiegati”, riapertura definibile però “con riserva” dato che comunque l’ente gestore stesso continua il comunicato dichiarando che verranno “commissionati ulteriori lavori di verifica ed aumento dell’aderenza del manto stradale… operazioni che implicheranno una ulteriore pianificazione e tempi di lavorazione che comporteranno una prossima chiusura del ponte”.
Il fatto che la situazione non possa considerarsi del tutto definita è rilevabile peraltro dalla contestuale decisione di posare alle estremità delle due rampe di accesso dissuasori che hanno il fine di limitare la velocità dei mezzi in transito.
Ora, da semplici cittadini, verrebbe da chiedersi come si possa definire con così grande sicurezza “non pericolosa” una situazione che richiederà però nuovi interventi, e che ha al contempo reso necessaria l’installazione di dossi rallentatori. Il punto e’ però che secondo il Codice della Strada nei luoghi in cui vige un limite di velocità “inferiore o uguale ai 50 km/h” si possono adottare dossi artificiali ma SOLO su strade residenziali, parchi pubblici e privati, residence, ecc. Sempre per il codice della strada e per il relativo regolamento di attuazione peraltro sarebbe vietato l’impiego dei dossi “sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali di veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento (ad esempio, le autoambulanze)”.
Posto che appare davvero inaccettabile che oltre al danno derivante dal pregiudizio per la chiusura del ponte si aggiunga per i ravennati anche la beffa di una condizione di pericolo derivante dalla presenza dei dossi (soprattutto per le moto e nei giorni di nebbia) e semmai gli stessi siano stati installati in senza rispettare la normativa in vigore, considerato che il ponte mobile non può certo considerarsi una strada residenziale, un parco o un residence e che sia al contempo evidentemente un itinerario abitualmente impiegato per servizi di soccorso e pronto intervento.
si chiede al sindaco di Ravenna in qualità di responsabile della viabilità cittadina
Di voler approfondire, attraverso i propri tecnici e di concerto con l’autorità portuale, se i dossi installati ai due margini del ponte siano da considerarsi regolari ai sensi del codice della strada e delle relative norme attuative.”
Nicola Grandi e Filippo Donati
consiglieri comunali di Viva Ravenna