È grande a Bagnacavallo il cordoglio per la scomparsa di Ermes Bajoni (all’anagrafe Baioni), celebre artista ed ex direttore del Museo Civico delle Cappuccine.
«Perdiamo oltre che una figura di riferimento in campo artistico, soprattutto nell’ambito dell’incisione – sottolinea la sindaca Eleonora Proni – una persona che come direttore del Museo Civico, cofondatore del Repertorio degli Incisori, docente, studioso e critico ha contribuito in maniera determinante e per lungo tempo alla diffusione della cultura e del nome di Bagnacavallo a livello nazionale e internazionale. Non ultimo, la città e il territorio piangono un amico sincero e molto legato a Bagnacavallo, come dimostra anche la sua collaborazione con il Gabinetto delle Stampe, portata avanti fino a ieri.
Le condoglianze, mie e di tutta l’Amministrazione comunale, vanno ai suoi familiari.»
Anche il Museo Civico delle Cappuccine ha voluto ricordare Bajoni esprimendo dolore, «forte quanto la stima, la gratitudine e l’affetto che da sempre nutriamo nei confronti di questo amico e Maestro.Ermes del Museo è stato direttore, del Gabinetto delle Stampe uno dei padri fondatori e – fino a questi ultimi giorni – prezioso consulente e collaboratore, nonché naturalmente incisore rappresentato nelle collezioni. Memoria storica generosa di racconti, tecnico del mestiere non geloso di consigli, artista inquieto, la cui voglia di creare non si è mai esaurita.A parlare di incisione e del Museo di Bagnacavallo gli si illuminavano gli occhi, proprio come quando si parla di una passione e di un figlio. Maestro, ti promettiamo che porteremo avanti il tuo Museo con la stessa dedizione e con il tuo insegnamento nel cuore ogni giorno».
Il funerale, in forma religiosa, si terrà martedì 14 febbraio alle 10.15 partendo dalla camera mortuaria di Bagnacavallo per la Basilica di San Pietro in Sylvis.
Le sue ceneri riposeranno nel cimitero di Bagnacavallo.
Nato il 2 maggio 1941, incisore e pittore, Ermes Bajoni si forma presso la Bottega di Giuseppe Maestri a Ravenna. Attivo nel campo dell’arte dalla fine degli anni Sessanta, dal 1988 si dedica soprattutto al linguaggio dell’incisione, prediligendo la tecnica dell’acquaforte. Nelle sue opere affronta diversi soggetti, principalmente naturalistici ed espressi prevalentemente in maniera figurativa. Centinaia sono le lastre da lui incise e le mostre fra personali e collettive in Italia, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Russia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti, con numerosi premi vinti. Sue opere sono state acquisite da collezioni pubbliche francesi, spagnole, cinesi, russe e italiane fra cui la “Collezione Bertarelli” di Milano e il “Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi” di Firenze.È ritenuto dalla critica militante uno dei più importanti incisori italiani contemporanei.
Una delle acqueforti di Bajoni figura nella collettiva dedicata al paesaggio che il Museo Civico delle Cappuccine ospita in queste giorni, mentre dalla prossima domenica è in programma presso il Palazzo del Commercio di Lugo una sua personale dal titolo “Sono solo incisioni”.
Direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo tra gli anni Settanta e i primi anni Novanta, è stato tra i fondatori nel 1990 del Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne del Museo assieme a Giorgio Trentin, Paolo Bellini e Giuseppe Maestri, nonché del Repertorio degli Incisori Italiani.ù