Gli ospedali passano al livello rosso, Tarlazzi (Direttore Sanitario Ospedale di Ravenna): “Se necessario chiederemo supporto alla sanità privata”

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Il Coronavirus non arresta la sua corsa, e per gestire al meglio il numero crescente di pazienti che necessitano di cure ospedaliere l’Ausl ha deciso, lo scorso martedì 10 novembre, il passaggio degli ospedali della Romagna al terzo livello, detto anche livello rosso. Nonostante infatti il 50% dei positivi sia asintomatico o con lievi sintomi, il progredire dell’epidemia e l’aumento dei casi incide comunque sulle strutture ospedaliere.

Per quanto riguarda specificamente i posti letto, l’Ausl informa che il passaggio al terzo livello è conseguente all’occupazione di oltre l’80 per cento dei posti di area internistico-pneumologica, e prevede l’attivazione, graduale, di 529 letti dedicati al covid di cui 75 di terapia intensiva.

Allo stato attuale l’opsedale di Ravenna è ancora nella condizione di garantire screening, visite e attività programmate, e nel caso la pressione sul presidio aumenti l’Ausl è già in contatto con la sanità privata per chiedere ulteriori integrazioni di prestazioni.

Parliamo dello stato del presidio di Ravenna e delle conseguenze del passaggio al livello rosso con Paolo Tarlazzi, direttore dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna.