Che ci fanno quattro americani di Chicago, Illinois, lungo i Fiumi Uniti alle sette di sera di un sabato di primavera? Angela, Tim, Cody e Kelly sono a Ravenna per uno scambio di studenti e insegnanti fra il Liceo Scientifico “A. Oriani” e la Wheeling High School di un sobborgo di Chicago e, invitati da Maurizio Braghittoni dell’Associazione Italiana Pesca Sportiva e Ricreativa, hanno avuto la singolare opportunità di gustare la vita del capanno da pesca, un’istituzione non formale per i ravennati dei quali si racconta che circa il cinquanta per cento sia stato concepito in qualcuno degli 800 capanni della zona.

A Tim, abituato a pescare nei grandi spazi americani e che mostra orgoglioso in foto la cattura del suo squalo, fa da contrappunto Walter Nanni, il generoso anfitrione della serata che ha lasciato a bocca aperta gli ospiti, abituati sì alle raffinate architetture di Mies van der Rohe e Frank Lloyd Wright, al Lago Michigan e ai salmoni canadesi, e che si sono però arresi alla straordinaria ospitalità di Nanni e dei suoi amici che hanno sfornato alici marinate, gamberetti in salsa, gli spettacolari maccheroncini allo sgombro, delicatissime seppie con piselli, poi una grigliata e infine cinque dolci, tutti, rigorosamente preparati dalle mani sapienti e dalla cura maniacale per l’ospitalità della gente di queste terre, facendoli esclamare alla fine della serata “Nessuno ci ha mai trattato così bene”!

Non sono mancati i tentativi di tirare su “il” rete, come si dice da queste parti, così hanno visto anche pescare giovani cefali che son stati rimessi immediatamente in libertà come si usa qua dove la pesca è rispettosa dell’ambiente (soprattutto perché si spera che ripassino di lì a qualche tempo quando saranno lunghi almeno 20 centimetri…), poi qualche saltellante gambero e un po’ di acquadella. Così mentre Nanni si preoccupava di essere preso in giro dal pescatore americano, gli ospiti si godevano incantati la serata fra un tramonto incandescente e una luna quasi piena.

Il progetto, ideato, scritto e coordinato da Cristina Casagrande, ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Emilia-Romagna in base al bando sull’internazionalizzazione e prevede uno scambio di studenti e insegnanti delle due scuole, adesso qui in Italia, poi a settembre toccherà agli italiani andare a Chicago, ospiti della scuola che ha uno dei laboratori di nanotecnologie più avanzato degli Stati Uniti.

Ma gli americani, che hanno visto l’Università più antica del mondo e il cielo stellato di Galla Palcidia, non dimenticheranno facilmente il capanno di Nanni e dei suo amici e la loro gentile ospitalità.