“Egregio Assessore Fusignani,

rispondiamo alle sue dichiarazioni con il rispetto che merita il ruolo che ricopre, ma anche con la sincerità che la Democrazia Cristiana deve alla nostra comunità. In merito alle sue parole sulla sicurezza, ci sembra che la sua analisi manchi di una visione globale e concreta dei reali problemi che affliggono le zone più delicate di Ravenna, come quella di Speyer.

Lei afferma di aver “affrontato il tema della sicurezza con serietà ed efficacia”, ma se in questi quattro anni non c’è stato alcun evidente miglioramento nelle zone più degradate della città, forse è proprio perché l’assessorato da lei gestito ha fin troppo sottostato alle disposizioni del comitato sicurezza, senza mai prendere in mano la situazione con la necessaria autorevolezza e innovazione che il suo ruolo avrebbe richiesto. Il suo compito, infatti, non è solo quello di “eseguire” ma di **guidare**, promuovendo politiche che possano portare cambiamenti reali e duraturi.

Dal nostro punto di vista, la situazione di incertezza e disordine che persiste in alcune aree della città non può essere giustificata solo dalla mancanza di competenze da parte del Comune in tema di ordine pubblico. Se davvero fosse stata una priorità per lei, avrebbe dovuto fare di più per **coordinare gli interventi, mobilitare risorse** e stimolare soluzioni concrete. Invece, abbiamo visto una gestione che spesso ha lasciato al caso l’evolversi delle problematiche, senza proposte in grado di affrontarle con decisione.

È evidente che, purtroppo, la debolezza politica che l’ha caratterizzata l’ha resa incapace di imporsi anche all’interno della sua stessa amministrazione. Lo ha dimostrato il fatto che il **Partito Democratico** l’abbia già rimosso dalla carica di vice sindaco. Se ci permettiamo di dirlo, forse sarebbe il caso che seguisse il buon esempio e prendesse in considerazione l’idea di **dimettersi anche dall’assessorato alla sicurezza**, così da permettere alla città di ripartire con una nuova visione, più forte e incisiva.

Le sue osservazioni sui controlli e la videosorveglianza sono apprezzabili, ma non possono mascherare la realtà dei fatti: **troppe promesse non mantenute** e un quadro generale che non è cambiato. Le telecamere sono uno strumento utile, ma non bastano da sole a risolvere i problemi di sicurezza. Serve un’azione più coordinata, un impegno concreto per trasformare le parole in fatti

In particolare, proponiamo alcune soluzioni concrete che potrebbero fare davvero la differenza:

1. Maggiore presenza di pattuglie e forze di polizia nelle zone più critiche, attraverso un potenziamento dei controlli e una presenza costante sul territorio, che agisca da deterrente.

2. Incentivare la collaborazione tra cittadini e istituzioni, creando canali diretti per segnalazioni tempestive di situazioni di degrado o pericolo, magari attraverso un’applicazione dedicata che consenta di raccogliere segnalazioni in tempo reale.

3. Riqualificazione urbana e sociale delle aree degradate con investimenti mirati per migliorare l’ambiente urbano e creare spazi più sicuri e vivibili. Progetti di recupero che coinvolgano anche i giovani, al fine di prevenire il degrado sociale e culturale.

4. Supporto alle forze dell’ordine e alle associazioni locali, con risorse economiche adeguate e formazione continua, per affrontare la crescente complessità dei reati e dei fenomeni di microcriminalità che minacciano la sicurezza della cittadinanza.

5. Introduzione di un piano di videosorveglianza avanzata che non si limiti alla mera installazione di telecamere, ma che preveda anche una gestione attiva delle immagini e una capacità di intervento immediato in caso di emergenze.

Come Democrazia Cristiana, non vogliamo fare “strumentalizzazione politica” sulla pelle dei cittadini, ma vogliamo essere costruttivi. Siamo sempre stati dalla parte della comunità e della sicurezza. Se l’intento è davvero quello di risolvere i problemi di Ravenna, allora è il momento di guardarsi allo specchio e fare un passo indietro quando è necessario per il bene della città. La nostra priorità non è quella di attaccare ma di costruire e migliorare, proponendo soluzioni vere.

In conclusione, la Democrazia Cristiana ritiene che Ravenna meriti un cambiamento, anche nella gestione della sicurezza. E, sinceramente, questo cambiamento potrebbe partire proprio da una nuova leadership.”