“Nella nostra città la risposta dei faentini alle urne è stata entusiasmante” I Giovani Democratici analizzano il voto di domenica per le elezioni regionali che ha portato alla vittoria del centrosinistra e alla rielezione di Stefano Bonaccini alla guida dell’Emilia-Romagna.
“L’affluenza è stata altissima e il PD si conferma primo partito traghettando Bonaccini verso la vittoria. I nostri candidati della provincia hanno totalizzato tantissime preferenze, in tutto 7826; in particolare Manuela Rontini, candidata nella nostra città ha ottenuto il risultato più alto.
Riteniamo importante sottolineare che le candidate che hanno ottenuto più preferenze sia in provincia che in regione sono due donne, Manuela Rontini ed Elly Schlein: è un segnale molto importante e in controtendenza, vista la scarsa presenza di donne nel mondo politico italiano, ma soprattutto la scarsa considerazione che troppo spesso viene loro attribuita. Tutto ciò testimonia un grande lavoro collettivo di cui siamo orgogliosi.
Siamo molto felici anche dei risultati ottenuti dalle altre liste di coalizione e dagli altri candidati della nostra città. Come disse Berlinguer, “si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”: il contributo di tutti è stato fondamentale per il risultato.
Noi Giovani Democratici la sentiamo come una vittoria anche nostra: in questi mesi infatti non siamo stati passivi, anzi abbiamo contribuito con le nostre idee al dibattito pre-elettorale con un documento politico per le Regionali, “Radici Profonde e Sguardo all’Orizzonte”. Ora bisogna continuare a lavorare per portare a termine questi impegni.
In particolare l’ambiente è stato uno dei fari che ci ha guidati nella stesura del Documento: conversione elettrica dei trasporti, incentivi ai Gruppi di Acquisto Solidali e proposte di tutela del verde urbano ed extra-urbano (attraverso il progetto europeo “Natura 2000”) sono solo alcuni dei punti programmatici che abbiamo inserito.
In generale è fondamentale avviare la nostra Regione un nuovo assetto in cui i combustibili fossili non siano più centrali e le emissioni inquinanti siano ridotte a zero, e per farlo occorre un incontro tra cittadini, realtà imprenditoriali, sindacati e istituzioni. Serve un nuovo patto sociale, un Green New Deal, che metta la protezione dei lavoratori insieme alla tutela dell’ambiente e proietti ulteriore crescita nei prossimi vent’anni.
Per questo abbiamo lavorato, lavoriamo e lavoreremo: per continuare a cambiare tutti i giorni sempre con l’orgoglio di essere emiliano-romagnoli e faentini.”