Il 31 maggio rappresenta una ricorrenza molto importante per la lotta contro il cancro: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 1988, ha infatti scelto questa data per celebrare la Giornata Mondiale Senza Tabacco, il cui scopo è quello di incoraggiare le persone a spegnere la sigaretta per almeno 24 ore.

Il fumo risulta a tutt’oggi uno dei primi fattori di rischio per lo sviluppo di vari tipi di neoplasie, non solo quello al polmone ma anche quelle a carico di cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie. Un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha anche messo in evidenza come il vizio della sigaretta sia peggiorato dal 2019, ultimo anno pre-pandemia: i fumatori nel nostro paese sono aumentati del 2,2%, attestandosi sul 24,2%. Praticamente un italiano su quattro.

Per questo motivo, come ogni anno, l’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione con Azienda USL ha portato avanti l’iniziativa “Liberi di Scegliere”, rivolta ai più giovani, per stoppare sul nascere possibili comportamenti che mettano a repentaglio il loro benessere. Tale attività festeggia quest’anno i suoi primi trent’anni: dal 1992 il team di psicologhe e biologhe che seguono i progetti di prevenzione dello IOR ha sensibilizzato sempre più studenti sui temi non solo del fumo ma anche dell’alcol, della dipendenza dalle droghe, della corretta alimentazione, di una avveduta esposizione solare. Quest’anno sono stati coinvolti in questi progetti 60 istituti scolastici, circa 10.000 studenti e oltre 520 insegnanti di tutte le strutture della Romagna. Come di consueto, per “Liberi di Scegliere” i ragazzi sono stati coinvolti in una sorta di contest in cui potevano mettere a frutto la loro creatività concentrandosi al contempo sugli effetti più dannosi del fumo: gli studenti sono stati chiamati a realizzare il manifesto che lo IOR ha utilizzato per la Giornata Mondiale Senza Tabacco per convincere le persone a spegnere la sigaretta. A vincere il concorso quest’anno è stata l’alunna Tea Mengozzi, della classe 2 B della scuola secondaria di primo grado “P. Zangheri” di Forlì.

L’elaborato del giovane, concepito in collaborazione con le professoresse Angela Galeotti, verrà affisso in tutta la Romagna per far comprendere soprattutto ai coetanei l’importanza di non cedere alle pressioni sociali del gruppo e distinguersi da chi segue certe “mode” pericolose.

Il Gruppo di Prevenzione IOR, d’altronde, ha premiato il disegno di Tea in virtù«dell’originalità della proposta e dell’immediatezza del messaggio». L’elaborato raffigura un ipotetico bacio tra polmoni e cuore, entrambi realizzate con fattezze umane, su cui si staglia il motto “ama la vita”: chiaro riferimento ai danni che il fumo, attivo e passivo, produce sia all’apparato respiratorio che a quello cardiocircolatorio dell’essere umano. Per quanto riguarda invece la declinazione video del contest, la vittoria se l’è aggiudicata Giulia Fiorentini della classe 2 E della Scuola IC “Carchidio-Strocchi” di Faenza, la cui professoressa referente era Michela Visani.

«Per lo IOR le attività di prevenzione sono fondamentali – ha aggiunto il Direttore Generale Fabrizio Miserocchi – ci danno la possibilità di rivolgerci a un pubblico più giovane, solitamente meno sensibile alle tematiche della lotta contro il cancro. Invece è proprio alla loro età che si formano quelle cattive abitudini che li porteranno ad avere un maggiore rischio di soffrire di problematiche oncologiche da adulti. Sappiamo come la pandemia abbia rappresentato uno stress ulteriore per gli adolescenti: uno studio che abbiamo pubblicato nel 2021 dimostra infatti come il 42% degli alunni fumatori delle scuole secondarie di secondo grado della Romagna abbia intensificato il consumo di tabacco come risposta all’emergenza sanitaria, per questo motivo è fondamentale non diminuire l’intensità delle nostre attività di prevenzione proprio ora. Con “Liberi di Scegliere” andiamo ad impattare su una popolazione più giovane di quella presa in considerazione nel nostro sondaggio, nel tentativo di anticipare l’età in cui normalmente i ragazzi si approcciano alla prima sigaretta, affinché possano affrontare quel momento con maggiore consapevolezza e, auspicabilmente, rifiutare di accenderla. Ringrazio l’AUSL della Romagna che ci ha sempre supportato in questa mission: è anche grazie a questa collaborazione se negli ultimi 43 anni di attività abbiamo potuto rivolgerci a più di 200.000 ragazzi, per renderli adulti più consapevoli delle proprie scelte di salute».