In occasione della Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, indetta dall’Onu nel 2007 e in programma domani, domenica 2 aprile, anche la Regione si unisce alla celebrazione in segno di solidarietà nei confronti delle persone autistiche e delle loro famiglie, illuminandosi “virtualmente” di blu: il colore simbolo dell’evento “Light it up blue”, promosso dall’organizzazione Autism Speakse.
La partecipazione della Regione alla Giornata mondiale dedicata a questa complessa patologia ne testimonia l’impegno per promuovere la ricerca e la diagnosi dell’autismo, spingendo verso una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulla disabilità, per migliorare l’inclusione e la comprensione delle persone autistiche.
In linea con gli impegni messi in campo anche nel recente passato, la Regione Emilia-Romagna ha previsto un piano di azioni per garantire la migliore assistenza possibile alle persone autistiche, nell’ambito del nuovo Programma Regionale Integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico (PRI-A), approvato all’inizio del 2023.
“In occasione della Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo- ha detto l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini- vorrei sottolineare l’impegno della Regione per garantire la migliore assistenza possibile alle persone affette da questa patologia, senza dimenticare la necessità di essere vicini alle loro famiglie. Abbiamo un Programma autismo, che dal 2008 viene costantemente implementato e monitorato, ma siamo anche impegnati a fare tutto quanto possibile per migliorare la vita di chi soffre di questa patologia così difficile da diagnosticare e curare, accogliendo le persone e individuando al più presto i sintomi e i segnali”.
Il Programma autismo
Il fulcro del Programma per l’autismo è la creazione di una rete di cura territoriale, il “Sistema curante”, con l’obiettivo di assistere la persona con autismo dalla prima infanzia all’età adulta e favorire la diagnosi, il riconoscimento e gli interventi precoci sui disturbi. Questo richiede una stretta collaborazione tra il personale sanitario, tra cui il Team Autismo dei Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza, i pediatri, i medici di famiglia e di comunità, i Servizi di Psichiatria e quelli ospedalieri, insieme alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, ai Servizi sociali e ai Servizi per disabili. In particolare, è fondamentale una progettazione e un lavoro comune e condiviso con la famiglia, che rappresenta un’importante risorsa per la cura della persona con autismo.
Inoltre, la Regione Emilia-Romagna è impegnata a promuovere la realizzazione di progetti di vita individualizzati, basati sul concetto di qualità della vita, come definito dall’Organizzazione mondiale della sanità. Tali progetti assicureranno percorsi diagnostico-terapeutici, assistenziali ed educativi, nonché la continuità di cura lungo tutto l’arco della vita. Sarà inoltre garantita l’integrazione scolastica e l’inclusione sociale e lavorativa, affinché le persone autistiche possano vivere una vita piena e soddisfacente.
Le risorse dedicate all’autismo
Il ministero della Salute ha recentemente pubblicato due decreti che definiscono i criteri e le modalità di utilizzazione dei fondi destinati alla cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico.
Grazie a questi fondi, saranno possibili numerose iniziative, tra cui la creazione di una rete di cura territoriale per la diagnosi e l’intervento precoce sui disturbi dell’autismo, la promozione di progetti di vita individualizzati basati sul concetto di qualità della vita, e la realizzazione di progetti di ricerca per sviluppare una maggiore comprensione dell’autismo e delle migliori strategie di assistenza.
In particolare, con queste risorse di provenienza ministeriale saranno finanziati due progetti.
Il primo, del valore di 3.657.098 euro, prevede la realizzazione di attività di ricerca in collaborazione con altre regioni e con l’Istituto superiore di sanità. Con questo progetto, inoltre, la Regione Emilia-Romagna ha previsto un incremento del personale dedicato alla cura e riabilitazione delle persone con autismo, oltre a iniziative di formazione per il personale sanitario.
Con il secondo progetto, da 1.880.102 euro, verranno realizzati interventi per il miglioramento dell’assistenza alle persone e l’adeguamento organizzativo delle reti sanitarie e socio-assistenziali regionali e provinciali.