Martedì 11 febbraio in occasione della 33esima Giornata mondiale del Malato, l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, presiederà la Messa alle 15,30 a San Giovanni Evangelista. La celebrazione, durante la quale verrà amministrato il sacramento dell’Unzione degli infermi, sarà preceduta dalla recita del Santo Rosario alle 15.
Parteciperanno ammalati, volontari e responsabili delle associazioni ecclesiali che operano in questo campo: Unitalsi, Cvs (Centro volontari della Sofferenza) e Mac (Movimento apostolico Ciechi). La Giornata è promossa dalla Pastorale sanitaria della diocesi con la Pastorale delle persone con disabilità, Unitalsi, Mac e Cvs e la Consulta diocesana delle aggregazioni laicali. La celebrazione sarà segnata in Lingua italiana dei segni.
“La malattia occasione di incontro che ci cambia. La speranza non delude e ci rende forti nella tribolazione”. Con queste parole Papa Francesco apre il messaggio dedicato alla Giornata del Malato e invita a riflettere su tre aspetti della presenza di Dio accanto a chi soffre: l’incontro, il dono e la condivisione.
Sul tema dell’incontro, spiegano il direttore della Pastorale sanitaria padre Johntin Lokang e la presidente dell’Unitalsi, Patrizia Amici, il Papa ricorda che “la malattia diventa l’occasione di un incontro che ci cambia, la scoperta di una roccia incrollabile a cui scopriamo di poterci ancorare per affrontare le tempeste della vita”.
Il Papa invita tutti a scoprire che la speranza nel Signore trasforma il dolore in un cammino di salvezza: “I luoghi in cui si soffre sono spesso luoghi di condivisione, in cui ci si arricchisce a vicenda. Quante volte, al capezzale di un malato, si impara a sperare. Quante volte, stando vicino a chi soffre, si impara a credere”.