Oggi si celebra la giornata contro il bullismo e il cyberbullismo. Una delle forme di bullismo cui le ragazze è i ragazzi sono quotidianamente esposti è il bullismo omofobico. Quando si subiscono azioni offensive a carattere omofobico spesso non ci si riesce a difendere, per paura che la situazione possa peggiorare o perché si viene isolati e attaccati da un gruppo. Le aggressioni, che possono essere sia fisiche che verbali sono dirette ad attaccare l’orientamento sessuale reale o presunto della persona, oppure del ruolo di genere, non conforme a delle aspettative socio-culturali che giudicano come “corretta” orientarsi verso un’ “etero-normatività”. In altri casi la ragazze e i ragazzi vengono attaccati perché hanno un parente oppure uno o entrambi i genitori sono dichiaratamente gay, lesbiche o transessuali.
Chi è stato vittima di bullismo assume diversi comportamenti “tipici” quali un atteggiamento difensivo e di sfiducia verso l’altro, volto a proteggere le proprie emozioni e la propria sensibilità che difficilmente verrà mostrata nuovamente all’esterno. Si sceglierà la via del silenzio e del conformismo per “regolarsi alla norma” per non essere giudicati, talvolta non sapendo che questo “compromesso” con se stessi non farà altro che alimentare un dolore.