Tutta la Romagna enologica è stata coinvolta nel tour che ha portato una decina di giornalisti internazionali (provenienti da Norvegia, Danimarca, Germania, Usa, Svezia, Austria, Polonia, Regno Unito) e altrettanti rappresentanti di note testate nazionali di settore, alla scoperta del territorio e dei suoi vini eccellenti. L’occasione è stata l’evento Vini ad Arte, organizzato nei giorni scorsi dal Consorzio Vini di Romagna, col patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Faenza, in collaborazione col Convito di Romagna, AIS Romagna e Ascom Faenza.
I giornalisti, provenienti prevalentemente dall’Europa vista anche la situazione legata alla pandemia, nel corso di quattro intense giornate hanno visitato diverse aziende delle varie province (degustando anche le uve direttamente in vigna, avendo così il privilegio di assaggiare in anteprima assoluta l’annata 2021), incontrandone anche altre in rappresentanza dei vari territori.
Il tour è partito da Rimini, per la precisione dal Grand Hotel dove i giornalisti sono stati accolti con un brindisi di benvenuto a base di Colli di Rimini Rebola DOC. Ci si è poi spostati all’Azienda Enio Ottaviani di San Clemente (dove oltre ai padroni di casa erano presenti i titolari delle aziende Cantina Fiammetta e Franco Galli) e successivamente alla Rocche Malatestiane a Coriano (dove erano presenti anche Tenuta Santini e Cà Perdicchi). Nel territorio forlivese le tappe sono state alla Pandolfa di Predappio (con la presenza di Poderi dal Nespoli, Fattoria Nicolucci, Drei Donà, Condè e Piccolo Brunelli) e alla Celli di Bertinoro (assieme a Tenuta La Viola e Giovanna Madonia). A Imola è stata l’Azienda Tre Monti a ospitare i giornalisti (compresenti le aziende Giovannini e Palazzona di Maggio). Infine, il territorio faentino ha visto due tappe del tour: alla Fattoria Zerbina di Marzeno (assieme a Cà di Sopra e Poderi Morini) e a Podere La Berta di Brisighella (con Trerè e Gallegati).
A completare il tour, per rendere ancora più memorabile il territorio romagnolo, culla di eccellente enogastronomia ma anche di arte, cultura e sport, i giornalisti hanno potuto ammirare in notturna i mosaici di San Vitale e Galla Palcidia a Ravenna, fare una tappa all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari a Imola durante il Minardi Day e terminare presso il Museo Internazionale delle Ceramiche a Faenza.
«Con questa nuova e inedita edizione di Vini ad Arte, abbiamo voluto raccontare la Romagna del vino anche attraverso le città d’arte dell’entroterra, i borghi medievali, le rocche e gli splendidi paesaggi formati in gran parte dalle vigne – spiega Ruenza Santandrea, Presidente del Consorzio – continueremo a farlo quotidianamente anche online sul nostro portale Cartoline dalla Romagna, il magazine digitale che raccoglie notizie, segnalazioni e itinerari per vivere a 360° la Romagna del vino».
Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, il Consorzio Vini di Romagna – che riunisce 115 aziende vitivinicole, di cui 7 cantine cooperative, 5 imbottigliatori e 103 produttori vinificatori – segna un trend positivo, soprattutto per il Sangiovese delle sottozone. Filiberto Mazzanti, Direttore del Consorzio, racconta: «Il Romagna Sangiovese DOC Sottozona, al vertice della piramide della DOC, rappresenta il 4 % della produzione romagnola, pari a 434.133 bottiglie, ed è in continua crescita. Un dato che ci spinge a proseguire il percorso intrapreso e a stanziare ulteriori risorse per la promozione di queste 16 sottozone (4 delle quali in via di approvazione ministeriale)».