Sabato 17 febbraio negli spazi espositivi della biblioteca Trisi inaugura la mostra “Auguri Rossini, per il tuo 58°…compleanno!”
La mostra sarà preceduta alle 10.45 in sala Codazzi dalla presentazione del libro di Paolo Fabbri “Come un baleno rapido. Arte e Vita di Rossini”, intervistato dal direttore del Teatro Rossini, Giovanni Barberini.
Le iniziative rientrano nei festeggiamenti legati al compleanno di Rossini, che cade il 29 febbraio. In questo anno bisestile in cui l’anniversario si festeggia nel giorno esatto è stato calcolato che sono…58 gli anni del grande maestro visto che il 29 febbraio cade ogni quattro anni.
Il 29 febbraio 1792 nasceva infatti a Pesaro Gioachino Rossini (o Gioacchino, come risulta nell’atto di nascita), il padre di origini lughesi, per una serie di vicissitudini politiche, nel 1802 decise di far ritorno a Lugo quando Gioachino era poco più che adolescente e vi rimase con la famiglia fino al 1804.
Qui il giovane Gioachino ebbe la possibilità di frequentare la casa dei canonici Malerbi e studiare in maniera metodica la musica sotto la guida di don Giuseppe, dotto e raffinato maestro.
Proprio a partire dai primi anni trascorsi a Lugo da adolescente, prende vita il percorso della mostra realizzata in biblioteca e visitabile fino al 13 aprile 2024.
Un itinerario che delinea gli esordi e le origini che hanno portato Rossini ad essere il Maestro tanto acclamato e apprezzato.
L’esposizione è stata realizzata attraverso una ricca documentazione conservata nelle raccolte storiche della Trisi, nelle carte dell’Archivio storico comunale e nella collezione privata di Bruno Berti.
Tra i preziosi documenti esposti riveste notevole importanza il manifesto donato da Berti all’Amministrazione Comunale di Lugo, una locandina in cui compare il nome di Gioachino Rossini come Maestro di Cembalo e quello di suo padre Giuseppe, in occasione dell’esecuzione dell’opera “La nobiltà delusa”, rappresentata a Lugo nel 1806.
In quell’anno Rossini aveva soltanto 14 anni e frequentava il Liceo musicale a Bologna.
L’esposizione è stata impreziosita da alcuni dei pregiati spartiti musicali di Rossini presenti nel Fondo Malerbi,che testimoniano lo stretto rapporto tra il giovane Gioachino e i suoi primi maestri, per poi spostare l’attenzione sulle opere rossiniane rappresentate presso il Teatro Rossini, teatro che porta il suo nome dal 1859, a riprova dell’affetto che i lughesi avevano per il Maestro.
Nel Teatro Comunale sono state numerose le opere messe in scena di Rossini, tra il 1814 e il 1832 furono rappresentate con cadenza quasi annuale. La prima opera del Maestro fu il Tancredi di Siracusa (1814), opera tratta dalla tragedia omonima di Voltaire e composta all’età 21 anni , per poi proseguire nel 1815 con L’Italiana in Algeri e il Barbiere di Siviglia.
Quest’ultima è stata l’opera più rappresentata al Teatro di Lugo, dal 1821 al 1984, ben 14 volte.
In mostra saranno esposti i libretti d’opera accompagnati da documenti, informazioni e curiosità sulle singole interpretazioni in modo da renderli più legati alla storia del Teatro e di Lugo.
Nella consapevolezza che la vita del compositore ha avuto un’intensità tale da non poterla rappresentare tutta in un’unica mostra, la mostra rappresenta un piccolo ma sentito omaggio per valorizzare l’aspetto lughese della vita di Rossini.
La mostra precede una serie di appuntamenti che verranno presto presentati in occasione del compleanno del maestro, il prossimo 29 febbraio.