No allo spostamento a Ravenna del rigassificatore di Piombino. Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) interpella la giunta per sapere “perché la Regione Toscana ha ottenuto, già a luglio 2022, un accordo a livello governativo per lo spostamento, dopo tre anni, del rigassificatore di Piombino, e nulla del genere ha contraddistinto la trattativa della Regione Emilia-Romagna che, oltre ad offrire la disponibilità del proprio porto più grande, Ravenna, senza limitazione alcuna, si appresta ad affiancare alla prima addirittura una seconda nave rigassificatrice”.
“Questa operazione -ha aggiunto la consigliera- pregiudica pesantemente il destino di una comunità locale e per questo occorre agire in tutte le sedi opportune affinché la nave rigassificatrice che lascerà il porto di Piombino non venga destinata a Ravenna o comunque alle coste ed ai porti della nostra regione”.
“Le due navi rigassificatrici -ha spiegato Gibertoni- utilizzate per riportare allo stato gassoso il gas naturale liquefatto (Gnl) importato in Italia via nave, ed installate nei porti di Ravenna e Piombino (Livorno) allo scopo di sostituire parte del gas naturale russo con Gnl, sono del tutto insostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico. Ci sono rischi sia per la salute umana che per l’ecosistema rappresentati dalle emissioni fuggitive e dal rilascio di sostanze pericolose in mare, fra cui l’ipoclorito di sodio, indispensabile al processo di rigassificazione, dalla possibilità di sversamento o di incidente quale l’esplosione, ma anche per il pregiudizio per lo sviluppo turistico così come anche allo sviluppo delle attività portuali ordinarie”.