“L’introduzione del cervo della Mesola nella pineta di Classe è un ulteriore passo in avanti verso il totale sterminio dei daini presenti?”.
A porre la domanda alla giunta regionale è Giulia Gibertoni (Gruppo misto), la quale informa come “nell’ambito delle azioni di compensazione del progetto ‘Ponticelle’ si avrà, come da annuncio dal direttore del parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, l’introduzione in cattività del cervo della Mesola nella pineta di Classe”.
Rimarcando come il progetto ‘Ponticelle’ preveda realizzazione ed esercizio di due impianti di trattamento rifiuti, la capogruppo sottolinea come l’area di 11 ettari complessivi immediatamente a meridione di Fosso Ghiaia “è sottoposta ai vincoli del piano territoriale di coordinamento provinciale di Ravenna nell’ambito delle zone di tutela naturalistica e di conservazione”. Proprio in questa area dovrebbero essere ospitati una quindicina di esemplari di cervo della Mesola (sottospecie di cervo autoctona di Bosco Mesola nel ferrarese) che, secondo Gibertoni “potrebbe portare all’eradicazione del daino già presente nella riserva”.
In fase di replica l’Assessore a parchi e forestazione Barbara Lori chiarisce che “il cervo della Mesola è una specie autoctona che nel corso del tempo non è stato mai ripopolato con capi provenienti da specie esterne. Nell’ambito del piano nazionale del cervo della Mesola, quindi, sono stati previsti piccoli nuclei di cervi al di fuori della zona in cui vivono abitualmente solo e unicamente allo scopo di favorire la loro riproduzione e non è prevista alcuna forma di contatto tra i due tipi di animali”.
Giulia Gibertoni si è detta perplessa per le risposte ottenute in quanto “questa operazione sembra prefigurare un progetto nascosto di eradicazione del daino quando magari si andrà a sostenere un problema di competizione tra le due specie”.