La Regione si impegni a contrastare l’indebolimento dello status di protezione del lupo.
Lo chiede, in un’interrogazione, la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo misto), la quale si rivolge alla giunta per sapere se non ritiene “necessario e urgente” rivedere la “decisione, del 25 settembre 2024, della Commissione europea e del Comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Unione europea (Coreper) di indebolire lo status di protezione del Lupo, passandolo da specie “rigorosamente protetta” a specie “protetta”, nonché, questa campagna politico-mediatica contro la specie Lupo ed avviare azioni e progetti concreti che, a partire dai dati reali e dalle evidenze scientifiche su questa specie di straordinaria importanza, in termini di biodiversità, consentano alle comunità rurali e alla società regionale tutta una riappropriazione della memoria culturale delle modalità di convivenza con questo importante predatore”.
Il lupo, sottolinea la consigliera, è “particolarmente importante”, perché incrementa la biodiversità di tutto l’ambiente in cui vive “e di cui rappresenta una chiave di volta naturale, avendo anche un effetto ombrello su altre specie e habitat naturali, nonché, di straordinaria importanza, appunto in termini di biodiversità, poiché, per esempio, con la sua dieta, il lupo regola naturalmente la presenza di alcune popolazioni di erbivori”.
Per fermare la campagna politico-mediatica anti lupo – completamente slegata da ogni dato ed evidenza scientifica – servono “campagne informative diffusione di dati scientifici, introduzione concreta degli strumenti di protezione degli animali allevati e in generale degli animali domestici e soprattutto mettendo in campo azioni per una riappropriazione della memoria culturale delle modalità di convivenza con questo predatore”.