Nonostante le bocciature governative attuali e degli ultimi anni ed un atteggiamento piuttosto remissivo della Regione, la necessità dell’E55 per il nuovo tratto Ravenna-Ferrara-Mestre viene riproposta in ogni occasione di confronto sul futuro del nostro porto. Anche in riferimento ai gravi ritardi dell’ANAS per la messa in sicurezza dell’E45 e di una statale Romea che denuncia sempre più spesso i propri limiti, una nuova arteria che colleghi l’ambito produttivo e portuale ravennate con il nord Europa continua ad essere impegno inderogabile per chi opera nel nostro scalo.
Lo sottolinea Giannantonio Mingozzi, presidente di TCR (il Terminal Container di Ravenna, società partecipata da Sapir e Contship) “Ogni sforzo commerciale e di miglioramento della movimentazione portuale compiuto da imprese, spedizionieri e operatori terminalisti rischia di essere vanificato se non si realizzano infrastrutture per gomma e ferro competitive rispetto ai tempi e ai costi dei nostri concorrenti in Adriatico; mi fa piacere, continua Mingozzi, che Sindaco e Vicesindaco in occasione sia dei 40 anni di Consar sia del confronto con gli operatori portuali su Dogana e USMAF, abbiano ribadito che le istituzioni di Ravenna continuano a considerare l’E55 come una priorità e non hanno alcuna intenzione di accantonarla ma nel contempo occorre registrare che non si parla più né dell’alternativa possibile con la statale 16 connessa con la A13, né del corridoio europeo 5 che costituirebbe lo sbocco infrastrutturale per le merci del nostro porto provenienti o destinate al nord Europa e ai paesi balcanici.”