“In occasione del dibattito che è emerso sull’urbanizzazione della Villa Ghilana, ci teniamo a precisare alcune cose che riteniamo importanti per il futuro urbanistico della città. Ormai l’urbanizzazione suddetta è difficile da bloccare per motivi legali, quindi non ci arroccheremo su una difesa impossibile del luogo, anche se richiediamo che vengano corrisposti gli oneri di urbanizzazione più alti possibili in una progettualità di riqualificazione del lungo fiume. Tuttavia è doveroso precisare che è un approccio alla città che deve riguardare il passato” spiega il collettivo di Fridays for Future in una nota stampa diffusa riguardante uno dei temi più spinosi e divisivi dell’attualità faentina.
“Non deve più essere possibile concepire la residenzialità a Faenza in termini di nuovo consumo di suolo, è fondamentale guardare in prospettiva verso la rigenerazione urbana: la mappatura degli alloggi sfitti sarà indispensabile, investimenti da parte dell’Amministrazione insieme ai privati pure, applicando la nuova legge regionale sull’urbanistica. Sarà centrale anche una pianificazione trasversale tra l’urbanistica e l’ambito sociale, per mettere insieme concretamente la lotta al cambiamento climatico e al degrado ambientale, insieme alle disuguaglianze sociali. Alloggi popolari, centri di aggregazione comunali, ristrutturazione di luoghi adiacenti alle già attive istituzioni culturali della città, pensiamo a Palazzo Manfredi e alla Chiesa dei servi. Ecco solo alcuni spunti di prospettiva su quello che vogliamo per il futuro della città. Di conseguenza ci rendiamo conto che non ci si può esimere dalla partecipazione ad iniziative di sensibilizzazione sul tema in un’ottica proiettata verso il futuro e non il passato, per questo accogliamo ogni dibattito e manifestazione sul tema, portando il nostro sguardo di superamento del passato, senza chiedere sforzi impossibili all’Amministrazione sulla singola urbanizzazione in questione, ma per ribadire chiaramente la nostra fermezza sulla necessità, parzialmente già rilevata anche dalla stessa Amministrazione, di volgerci verso un futuro di consumo suolo zero”.