Sono quasi 700, diffusi in tutte le province dell’Emilia-Romagna. Rocche, rupi, cascate, gessi, calanchi, meandri, grotte, miniere e sorgenti: luoghi dalle caratteristiche geologiche caratterizzate da rarità e unicità, che contribuiscono in modo inconfondibile a disegnare il paesaggio e a restituire conoscenze fondamentali del territorio.
Si tratta dei geositi, luoghi peculiari della geologia, che la Regione intende promuovere con un nuovo bando aperto a progetti di valorizzazione e conservazione. L’assessorato regionale all’Ambiente mette a disposizione 100 mila euro complessivi, destinati agli enti locali che intendono impegnarsi per la sistemazione dei geositi e per migliorarne la fruizione, oltre che per la tutela naturalistica e la diffusione della conoscenza del patrimonio geologico regionale.
Per presentare domanda c’è tempo fino al 30 settembre. Ai Comuni saranno concessi contributi fino al massimo di 8 mila euro; alle Unioni fino a 15 mila.
Le attività finanziate si dovranno sviluppare nel periodo compreso tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2023. In particolare, i fondi potranno essere destinati a realizzare pannelli descrittivi da posizionarsi in aree vicine ai siti stessi o comunque in luoghi particolarmente frequentati; alla posa di segnaletica e all’organizzazione di iniziative di divulgazione, oltre che alla stampa di materiale informativo, alla promozione di webinar, incontri pubblici e iniziative didattiche per scuole o guide ambientali. Proprio la collaborazione con gli istituti educativi e le associazioni operanti sul territorio è elemento di premialità del bando. Lo stesso vale per le proposte presentate dagli enti locali dalle minori dimensioni demografiche.