Sono terminate ben prima di quanto ipotizzato al Pala de André le verifiche sanitarie e di polizia per i 336 profughi sbarcati nell’arco della mattinata di mercoledì a Porto Corsini dalla Geo Barents, la nava di Medici Senza Frontiere.
Fra le operazioni di approdo, sbarco, trasferimento e controlli vari, hanno lavorato circa 200 persone fra medici, infermieri, mediatori culturali, volontari, Croce Rossa Italiana, Associazione della Polizia di Stato e dei Carabinieri in congedo, 118, personale della Questura, Prefettura, dipendenti comunali, Euaa e Unhcr, forze di polizia, vigili del fuoco, polizia locale, e guardia costiera.
“Tra 336 sbarcati ci può essere chiunque, anche qualche soggetto pericoloso, per questo le cose vanno fatte con scrupolo, professionalità, ma sempre salvaguardando la dignità umana” ha commentato il prefetto Castrese De Rosa.
I migranti destinati alle province dell’Emilia-Romagna, dopo essersi rifocillati, sono partiti intorno alle 19-20 per Bologna e le altre province romagnole. Intorno a mezzanotte, in largo anticipo rispetto alle previsioni, sono terminate le verifiche sui profughi che verranno trasferiti in Lombardia e Veneto. Per loro erano state predisposte una serie di brandine dove poter riposare, poi la partenza in mattinata, tra le 6 e le 7.
6 persone hanno dovuto ricorrere ad ulteriori accertamenti e visite in Ospedale, tra cui due delle tre donne sbarcate, tutti dimessi in nottata. Un uomo è stato trattenuto per ulteriori accertamenti ma nessuna patologia grave è comunque stata riscontrata. Il territorio di Ravenna alla fine accoglierà 3 migranti in piu rispetto a quanto inizialmente previsto. Salgono così a 13 i numeri dell’accoglienza della provincia di questo sbarco.
“Lavorare insieme aiuta a crescere, a migliorarsi. La mia gratitudine a quanti hanno operato con questi sentimenti, dimenticandosi dei giorni di festività. Un’altra prova che Ravenna ha superato. Era la prima volta con questi numeri. Coniugare organizzazione e umanità, come ha detto il Sindaco, è una peculiarità di questo territorio. Teniamocela stretta” ha concluso il prefetto.