C’è tempo fino al 30 ottobre per presentare le candidature alle borse di studio messe in campo da Gemos per sostenere il percorso scolastico dei figli dei propri soci-lavoratori. Il bando, che si intitola «Premia il merito» e rientra nelle azioni di welfare aziendale promosse dalla cooperativa faentina (area lavoro), comprende 20 borse di studio da 250 euro per gli studenti delle scuole superiori e 10 borse di studio del valore di 500 euro per gli studenti universitari (il bando completo è pubblicato su www.gemos.it nell’area Personale/BenEssere Gemos/Lavoro).
«È la prima edizione di un’iniziativa che auspichiamo di portare avanti nel tempo – sottolinea la presidente Mirella Paglierani -. Quest’anno, in via sperimentale, abbiamo stanziato 10mila euro da destinare all’iniziativa».
Il progetto BenEssere Gemos, al quale si legano le borse di studio, è partito ormai da diversi mesi e la cooperativa ha promosso già diverse iniziative destinate ai propri soci, che oggi sono circa 650, sia nell’area salute che nell’area lavoro. In particolare, già nelle prossime settimane, prenderà il via un corso di informatica gratuito, richiesto dagli stessi lavoratori durante il percorso di rilevazione dei bisogni. «Le lezioni sono state studiate con l’ente di formazione Irecoop e vanno incontro alle richieste fatte dai nostri lavoratori tramite questionario – racconta la presidente -. Si parte dal territorio di Terni: al momento, abbiamo previsto due cicli di lezioni ma forse non basteranno perché l’adesione è stata davvero alta. Lo stesso format, ovviamente, sarà poi esteso agli altri territori in cui operiamo».
Nell’area salute sono numerose le attività che Gemos ha messo in campo sia su indicazione dei soci che grazie alla collaborazione avviata con l’Istituto Oncologico Romagnolo. «Per prima cosa abbiamo istituito uno Sportello Welfare in grado di supportare i lavoratori nella predisposizione delle pratiche di rimborso sanitario cui hanno diritto oltre a rispondere a qualsiasi quesito riguardante ogni condizione, progetto o attività dedicata ai lavoratori e soci; abbiamo dato vita inoltre ad un servizio di counseling psicologico esterno, completamente gratuito e riservato, a chi ne sentisse il bisogno – continua Paglierani -. Infine, in partenariato con lo Ior, abbiamo sviluppato alcuni progetti legati alla prevenzione oncologica. Tra questi anche un’attività che vuole integrare lo screening per la diagnosi del tumore al seno messa in campo dal sistema sanitario. Il progetto è stato indirizzato a tutte le lavoratrici con età inferiore ai 45 anni (380 complessivamente) che hanno compilato e riconsegnato un questionario anamnestico predisposto dai medici dello Ior. In questo modo si sono potuti evidenziare eventuali fattori di rischio e alcune di queste ragazze sono state ricontattate per approfondimenti. E’ un progetto importante perché Gemos ha proposto una screening dedicato ad una fascia di età che non rientra al momento negli screening proposti dal SSN (in Emilia Romagna lo screening copre la fascia di età 45-75 anni) e quindi è un progetto di grande soddisfazione in quanto Gemos ha contribuito ad aiutare le donne a dedicare un po’ del loro tempo alla prevenzione in modo molto semplice ma efficace. Uno degli obiettivi per il 2019 – conclude Paglierani – è di avviare azioni analoghe nel settore della prevenzione cardiologica».