Gemos ha chiuso il 2020 con un utile di bilancio pari a 233.329 euro e ha salvaguardato il lavoro dei 1271 dipendenti (di cui 730 soci), nonostante il fatturato sia sceso sotto i 50 milioni di euro con un calo del 28% rispetto al 2019. “Sono numeri di cui andiamo fieri – commenta la presidente Mirella Paglierani, appena rieletta per un altro mandato -. Alla luce dell’emergenza che abbiamo vissuto siamo davanti a un risultato eccezionale, frutto di uno straordinario lavoro di squadra: siamo riusciti a prendere decisioni difficili in tempi strettissimi e abbiamo risposto con flessibilità a una situazione mai vista prima”.
A pesare sul calo di fatturato è stata principalmente la refezione scolastica che ha mostrato una riduzione dei ricavi pari al 60%. “Molte altre aziende del nostro settore non ce l’hanno fatta, non hanno avuto la solidità necessaria per resistere o la prontezza per riorganizzarsi – continua la presidente -. La nostra forma cooperativa ci ha aiutato ad agire con lucidità, prontezza e controllo, anche facendo sacrifici, tutti noi, per il bene comune. Abbiamo ridotto al massimo i costi centrali, chiedendo collaborazione a fornitori, clienti e a tutto il personale, e ci siamo serviti della cassa integrazione, l’unico vero aiuto che ci è arrivato dallo Stato. In questo modo abbiamo salvaguardato il posto di lavoro di tutti e siamo riusciti a liquidare anche un piccolo ristorno ai nostri soci. È un importo inferiore rispetto a quello degli anni precedenti, ma volevamo dare un segno tangibile di gratitudine e ottimismo. Ci tengo inoltre a sottolineare che la presenza femminile nell’organico di Gemos è stabile all’85%, un dato di cui siamo orgogliosi, specie in un momento storico in cui le donne purtroppo hanno pagato costi altissimi”.
Per quanto riguarda l’anno in corso, lo stato di allerta resta sempre alto: “Non sappiamo ancora che scenario avremo a settembre con la riapertura delle scuole – prosegue Paglierani -. Noi, comunque, sappiamo cosa fare in ogni scenario possibile, anche se speriamo che i protocolli applicati nel 2020 non servano più. Ora però cerchiamo di guardare al futuro con ottimismo e, infatti, a fine estate inaugureremo un nuovo centro cottura a Cadriano, in provincia di Bologna, che ci permetterà di razionalizzare e implementare il servizio in quelle zone. Avevamo messo in cantiere l’investimento prima del Covid, ora può finalmente ripartire”.
I numeri di bilancio sono stati presentati ai soci nell’assemblea del 21 giugno scorso, che si è svolta con la formula del rappresentante designato. L’assemblea ha, inoltre, eletto i membri del nuovo consiglio di amministrazione, che vede 10 conferme e 2 nuove entrate ed è così composto: Fabio Baldazzi, Stefania Baravelli, Elena Bassi, Carlo Dalmonte, Roberta Di Sarno (neoeletta), Milena Facchini, Alberto Ingrosso, Roberta Mazzanti, Aniello Merola, Mirella Paglierani (presidente), Barbara Zanetti (vicepresidente), Andrea Zangari (neoeletto).