“Per il secondo anno consecutivo le gelate primaverili mettono in ginocchio gli agricoltori romagnoli. Il raccolto di pesche, albicocche, ciliegie, pere, mele e kiwi è a rischio”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale della Lega ER Andrea Liverani.
Attraverso un’interrogazione indirizzata alla Giunta regionale l’esponente leghista ha chiesto “se siano stati stanziati i finanziamenti per le gelate avvenute nell’annata 2020” e, in caso negativo, se si intenda accelerare verso una risoluzione della situazione”.
“Purtroppo le aziende che hanno subito i danni di queste gelate primaverili sono le stesse colpite dagli effetti del maltempo negli scorsi anni. E la cosa che ci allarma maggiormente è che questi produttori si trovano senza reddito da almeno due anni. I frutteti rischiano di venire eradicati e le aziende di chiudere” ha aggiunto il consigliere del Carroccio.
“Attraverso l’atto ispettivo presentato all’esecutivo regionale ho chiesto quindi alla Giunta come intenda attivarsi al fine di sostenere economicamente le aziende che abbiano subìto danni causati dalle gelate nel 2021” ha concluso Liverani.
“Siamo fortemente preoccupati per gli ingenti danni che, dopo gli episodi dell’anno scorso, le gelate stanno procurando all’agricoltura del nostro territorio” afferma in una nota anche il deputato della Lega Jacopo Morrone, segretario di Lega Romagna. “Per tale ragione abbiamo chiesto, attraverso un’interrogazione al ministro dell’Agricoltura, di estendere al 2021 gli interventi economici previsti dal dl Rilancio, incrementando quindi il Fondo di solidarietà nazionale per risarcire le imprese danneggiate. Come ci informano le associazioni di categoria, le gelate dell’anno scorso in alcune zone hanno colpito il raccolto fino al 100%, è necessario correre ai ripari da subito, tenendo conto dei cambiamenti climatici e prevedendo per questo misure strutturali, come la riforma del sistema assicurativo agricolo per garantire un vantaggio per gli agricoltori al verificarsi di questi eventi.
Il fenomeno delle gelate è un grave danno per l’economia dell’Emilia-Romagna e per tale ragione ci siamo attivati per un anno intero, attraverso numerose iniziative parlamentari, per chiedere risarcimenti a favore delle imprese colpite. Alla luce di sostegni insufficienti da parte del governo Conte bis e di risposte inconsistenti da parte della giunta Bonaccini alla nostra richiesta di stanziare contributi a fondo perduto, anticipando i pagamenti della PAC, abbiamo portato ancora una volta in Parlamento le istanze di un’agricoltura in ginocchio e auspichiamo che si passi finalmente ai fatti”.