“Dal 2017, una nostra volontaria, è subentrata ai propri genitori, nella gestione più che ventennale di due colonie feline ubicate su due isolotti presenti nella zona valliva chiamata “Pialassa Baiona” tra Ravenna e Porto Corsini. La volontaria cura un totale di circa 25 gatti, provvedendo a rifornirli di cibo, acqua e di panni per le cucce” afferma l’Enpa della Sezione Provinciale di Ravenna.
“Per rendere possibile quanto sopra con un’indubbia fatica, si deve procedere al trasporto del tutto su un battello a motore. Ecco che abbiamo pensato a lei, proprio ieri, immaginandola alla guida della sua imbarcazione, sotto una pioggia ad intervalli, sospinta da un antipaticissimo vento. A questo quadro sconsolante va aggiunto che quando si verifica il fenomeno dell’acqua alta, la nostra eroica volontaria deve calzare degli stivali e muoversi in 30 cm d’acqua” prosegue l’Enpa.
“La Pialassa Baiona è una zona umida di straordinario fascino e bellezza, sia che vi siano il sole, la pioggia oppure la neve. In quella palude trovò rifugio, nell’agosto del 1849, Giuseppe Garibaldi, il quale braccato dagli austriaci riparò in un capanno, ubicato a poche centinaia di metri dal luogo dove vivono i felini randagi di cui la volontaria si occupa. In questi anni il numero dei soggetti che compongono la colonia, si è lievemente assottigliato, e quasi tutti i gatti sono stati sterilizzati. Alcuni potrebbero domandarsi come mai, dopo tanti anni, continuino a essere presenti dei felini che vivono in libertà su alcuni isolotti. Purtroppo infatti qualche mascalzone, alla chetichella, trova comodo abbandonare in quei luoghi le cucciolate indesiderate, avendo notato che qualcuno si occupa delle colonie feline” spiega l’Enpa.
“Comunque sia è bene precisare che ci troviamo dinanzi a gatti molto selvatici, difficili da catturare per sottoporli alla sterilizzazione. Tutto questo si comprenderà facilmente che per la nostra volontaria rappresenta una fatica non di poco conto e che questo encomiabile lavoro dimostra una grande sensibilità per gli animali randagi” conclude l’Enpa di Ravenna.